Gli appartamenti destinati ad alcune persone con forme di disagio mentale erano stati presi in affitto dal Comune in via Is Cornalias ma, secondo l'accusa, la scelta era avvenuta violando il bando del progetto “Abitare assistito”. Non solo. Le case erano rimaste vuote per due anni, provocando un danno erariale di oltre 250 mila euro.
Accusata di peculato al termine dell'indagine dal sostituto procuratore Gaetano Porcu, l'ex dirigente comunale dei Servizi socio-assistenziali, Ada Lai, ha patteggiato ieri mattina un anno e 11 mesi, con la sospensione condizionale della pena.
La dirigente comunale, poi nominata capo dell'ufficio di gabinetto dall'ex governatore Ugo Cappellacci, lo scorso anno - proprio in merito al progetto Abitare assistito - era stata condannata dalla Corte dei Conti a risarcire il Comune di 255.671 euro. Ieri è arrivata la decisione di chiudere la vicenda col patteggiamento.
Non era presente Ada Lai in aula quando il gup Roberta Malavasi ha ratificato il patteggiamento. Per la Procura i 5 appartamenti di via Is Cornalias destinati ai sofferenti psichici e rimasti vuoti per due anni non rispondevano ai requisiti (erano più piccoli e non nella zona prevista) e il canone d'affitto era più elevato rispetto a quello di mercato. Da lì l'accusa di peculato. (fr. pi.)