Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non possiamo sistemare guardie su tutti i mezzi»

Fonte: L'Unione Sarda
6 maggio 2014


Secondo il direttore generale Enzo Castagna le violenze a bordo non sono aumentate

 


«Siamo nelle mani dei teppisti. È emblematico quello che è successo sabato all'Olimpico per la finale di Coppa Italia: questa è l'Italia nella quale viviamo». Il direttore del Ctm è quasi rassegnato, perché ogni sforzo per garantire la sicurezza a bordo dei bus sembra vano.
«Sul piano della sicurezza il Ctm ha la flotta con il massimo numero di tecnologie esistenti oggi in Italia, nessun'altra azienda ha così tanti strumenti di controllo per la tutela degli autisti e degli utenti», spiega Ezio Castagna, «ormai il 75 per cento della nostra flotta è dotato di telecamere ma sappiamo bene che limite questi strumenti possono avere: le telecamere purtroppo non tirano cazzotti, si limitano a vedere chi li tira».
L'impianto di videosorveglianza a bordo dei bus non può evitare tutti i problemi ma ne ha risolto un bel po'. «Da quando è stato introdotto abbiamo registrato un calo del 70/80 per cento degli atti di vandalismo ma i video sono molto utili anche alle forze dell'ordine», spiega Castagna, «capita quasi tutti i giorni che Polizia e Carabinieri chiedano la nostra collaborazione perché le nostre telecamere riprendono tutto, sono un grande salto di qualità». Nonostante il videocontrollo le aggressioni a bordo dei mezzi pubblici sembrano essere in aumento ma il direttore del Ctm non vede un incremento e nega che ci siano linee più a rischio di altre. «Abbiamo analizzato gli episodi degni di nota, che nel 2014 sono stati una decina, ma non ce ne sono due lungo la stessa linea: sono random. Ci sono casi isolati, non legati al tragitto, come il singolo che un mese fa ha aggredito l'autista che aveva rimproverato due giovani oppure il soprano aggredita senza motivo».
Castagna elogia la collaborazione delle forze dell'ordine, «sempre presenti, intervengono in pochi attimi e questo ci aiuta a sentirci più sicuri» ma ritorna sui fattacci della finale di Coppa Italia: «Di fronte alla seconda e terza carica dello Stato abbiamo visto le forze dell'ordine trattare con Genny a carogna... In un altro Stato sarebbero arrivati agenti speciali vestiti da Robocop, l'avrebbero tirato giù dalla ringhiera e portato via dallo stadio in pochi minuti». Non sembra però una soluzione percorribile contro i balordi sui mezzi del Ctm. «Non possiamo mettere controllori o guardie su tutti i bus, è impossibile - conclude - noi facciamo il possibile per garantire la sicurezza ma credo, e per questo potrò pure sembrare antiquato, che alla base ci sia un problema di educazione».
Marcello Zasso