POETTO. Ancora intoppi per la ristrutturazione del rudere sulla spiaggia
Per il recupero dell'ex ospedale Marino non resta che affidarsi a Sant'Efisio. Dopo anni di battaglie legali e burocratiche il progetto per la trasformazione del rudere sulla spiaggia del Poetto in beauty farm e centro di recupero e riabilitazione ha incontrato un nuovo intoppo: gli abusivi occupano l'edificio che ospitava il pronto soccorso. «Impossibile solo pensare di aprire il cantiere», dice sconsolato Mario Bigazzi, responsabile della Prosperius, la società toscana concessionaria per cinquant'anni dell'edificio realizzato da Ubaldo Badas.
CORSA A OSTACOLI Mario Bigazzi, dinamico professore di 76 anni, nonostante i mille rallentamenti e nulla osta di Asl, Vigili del fuoco, Comune, Regione, Capitaneria e altri dieci enti statali, dice di non aver perso l'entusiasmo iniziale. «Dopo sette anni di peripezie, nei giorni scorsi è stata conclusa la pratica di assegnazione. All'ultimo momento ci siamo accorti di un dettaglio mica di poco conto: il vecchio pronto soccorso è occupato da alcuni senzatetto che vivono in condizioni disperate. È ovvio - aggiunge Bigazzi - che in queste condizioni è impossibile solo pensare di aprire un cantiere. Non solo, nei nostri piani quell'edificio - che dovrà essere poi raso al suolo - dovrà ospitare i gli uffici del cantiere oltreché diventare il deposito di mezzi e attrezzature». L'occupazione non blocca solo l'inizio materiale dei lavori, ma anche tutte le pratiche legate ai finanziamenti. «All'iniziativa sono interessate banche regionali, nazionali ed estere oltre a investitori americani: dicono che sia la clinica più bella mai vista. Prima di affidarci decine di milioni di euro esigono che tutto sia in regola, senza sorprese».
LA TABELLA DI MARCIA Bigazzi ipotizza un'agenda dei lavori. «Se la Regione riuscirà a consegnarci l'immobile vuoto siamo pronti a partire». Tradotto? «Prima dell'estate al Poetto ci saranno operai e mezzi meccanici al lavoro». Quanto tempo occorrerà prima di vedere funzionante il centro di recupero? «Difficile fare previsioni precise quando si tratta di ristrutturazioni, soprattutto se a due passi dal mare. Speriamo di non avere molte sorprese, ma contiamo di ospitare pazienti tra due anni».
IL VERTICE IN PREFETTURA Lunedì si è tenuto in prefettura un vertice tra Regione, Comune, Vigili del fuoco, Forestale e Polizia municipale per analizzare le iniziative da utilizzare per un eventuale sgombero.
Andrea Artizzu