Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Efisio, festa grande

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2014


Ieri la cerimonia degli ori votivi e l'intronizzazione nel cocchio

 

Oggi il corteo. Le richieste dei fedeli? Un lavoro



 

Dopo i lunghi, minuziosi, devoti preparativi, stamattina si alza il sipario sulla 358ª festa di Sant'Efisio. Dalle 7, nella chiesetta dedicata al martire, nel cuore di Stampace, sarà celebrata una messa ogni ora. Il cocchio con la statua del santo sarà al centro della navata. Alle 10, da via Sant'Ignazio, la partenza delle traccas  che apriranno la processione, seguite da circa tremila persone negli abiti tradizionali di 74 centri di tutta l'isola. Alle 11 la messa dell'Alter Nos, alle 12 l'uscita dalla chiesa del cocchio con la statua del santo, per l'inizio di un percorso che si snoderà per il centro storico, passando fra due ali di folla per il Largo, il Corso, via Sassari, piazza del Carmine, via Angioy, via Roma fino a viale La Playa, da dove la statua più amata dai cagliaritani prenderà la strada verso Nora, luogo del martirio, con tappa nella chiesa di Giorgino dove sarà ospitata per la notte.
GLI ORI VOTIVI Ieri è stata la giornata degli ex voto: alle 10 del mattino, nella chiesetta di Sant'Efisio, è cominciata l'intensa cerimonia nel corso della quale la statua che rappresenta il santo viene rivestita di collane, spille, anelli. Diciassette gioielli, una minima parte del ricco tesoro del martire, rigorosamente archiviato e catalogato: «Nel corso degli anni - spiega Mario Maffa, presidente dell'Arciconfraternita del Gonfalone - ci sono state tante donazioni, e tante continuano a essercene. Ogni oggetto è legato a un voto particolare. A parte alcuni gioielli fissi, gli altri vengono alternati di anno in anno, a rotazione». Il cocchio era al centro della navata. La statua del santo sull'altare. I gioielli, ciascuno nel suo astuccio numerato, su un tavolino ai piedi dell'altare. Mentre i fedeli che affollavano la chiesetta pregavano il rosario, il tesoriere dell'Arciconfraternita, Simone Ammirevole, sceglieva i fedeli ai quali affidare il compito di collocare l'ex voto sul simulacro, rinnovato la richiesta a cui quel particolare oggetto è legato: «Si scelgono le persone che più hanno lavorato nell'ambito dell'Arciconfraternita, che più si sono distinte o che più hanno bisogno». Le richieste più frequenti al santo? «Soprattutto richieste di lavoro, specie da parte dei giovani: attraversano un momento di difficoltà e chiedono una mano per trovare un posto. Io li invito a pregare Sant'Efisio, e io stesso prego per loro: qualcuno è stato accontentato. Poi c'è anche chi chiede una grazia per una malattia».
I SIMBOLI Gli ultimi gioielli, come da tradizione, sono la palma, l'aureola, la spada, i simboli di Sant'Efisio. Collocarli sulla statua è un privilegio dei vertici dell'Arciconfraternita. Infine, la consegna del medaglione di Sant'Efisio al terzo guardiano, Marco Marinaro.
NEL COCCHIO Dopo il rituale la statua è stata affidata ai confratelli che hanno perfezionato la collocazione dei gioielli. Alle 12, nel corso di una messa celebrata dal parroco don Luciano Pani, il simulacro è stato collocato all'interno del cocchio su cui oggi sarà portato in processione fino a Giorgino.
«Siamo sicuri che tutto sia pronto per la festa?», ha domandato il sacerdote durante l'omelia: «Ciò che Sant'Efisio ci chiede non è la precisione millimetrica delle tradizioni esteriori, non sono i fiori sull'altare o le luci del cocchio; non tutto questo splendore ma la conversione del cuore. Seguire Sant'Efisio, umile servo di Cristo, significa camminare sulle orme di Gesù».
GADGET Fuori, sul sagrato, alcune consorelle vendono piccoli gadget del santo: statuette, rosari, anelli, immaginette calamitate, portachiavi. «C'è crisi - sorride una - si vendono soprattutto gli oggettini che costano meno, quelli da 2-3 euro».
Marco Noce