Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bertsolaris e cantadores, gli improvvisatori al potere

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2014


Poesia La rassegna: baschi e sardi a confronto venerdì e sabato a Cagliari e Pirri 



U na manciata di secondi per mettere insieme pensieri che diventino strofe in grado di catturare il beneplacito di chi ascolta. Ottave vincenti utili per un botta e risposta. Così la gara musicale conquista i giovani, travolge di entusiasmo palazzetti con migliaia di persone pronte a spellarsi le mani per tifare, trova spazio nei quotidiani e nelle tv. Sono i poeti improvvisatori baschi, i bertsolaris, che domani e sabato saranno protagonisti di due appuntamenti cagliaritani: “La forza dei poeti” al Search e “Cantada po Sant'Efis” alla Vetreria di Pirri.
Un'opportunità di incontro e confronto con i cantadores sardi capaci di capolavori di architettura poetica - per dirla con le parole di Piero Marcialis -, per rimarcare aspetti comuni e cogliere tattiche per il futuro, per mettere in pratica le strategie che hanno fatto rinascere l'euskara tra i giovani e fatto diventare star Andoni Egaña Makazaga e Arrate Illaro Etxebarria.
Il primo passo verrà mosso domani negli spazi del Search alle 18.30, quando poeti e rappresentanti delle istituzioni metteranno le basi per una progettazione futura: ad accogliere Andoni Egaña Makazaga saranno gli assessori comunali Enrica Puggioni (Cultura) Barbara Argiolas (Attività produttive), Claudia Firino, assessore regionale alla Cultura, lo scrittore e giornalista Paolo Pillonca, i cantadori Paolo Zedda e Giuseppe Porcu. Sarà invece il teatro di via Italia a ospitare sabato alle 20 la “Cantada po Sant'Efis”. Si entrerà nel vivo delle tradizioni con una vera sfida tra due dei più grandi bertsolaris, Andoni Egaña Makazaga e Arrate Illaro Etxebarria (con la traduzione di Carlos Aizpurua Echarte), e altrettanti rappresentanti della poesia campidanese Antonio Pani e Pierpaolo Falqui, secondo la tradizione de su mutetu longu.
A fare gli onori di casa, la Fondazione Sardinia che, insieme all'associazione Su Bentu, da tempo studia tutto ciò che si muove intorno al bertsolarismo basco e ce la mette tutta per cogliere spunti e suggerimenti utili a una gestione delle politiche a sostegno del bilinguismo. Ne è convinto Enrico Lobina che nei giorni scorsi insieme ad altri tre consiglieri comunali ha presentato una proposta di delibera per la tutela e la rigenerazione della lingua sarda. Ieri, in veste di socio della Fondazione, Lobina ha sottolineato che «la dimensione orale della poesia cantata degli improvvisatori è stata per i baschi un potente motore di crescita e di affermazione della dimensione identitaria nazionale», rimarcando come l'associazione che riunisce poeti e appassionati, la Bertsozale, sia entrata a far parte della struttura organizzativa che si occupa delle manifestazioni previste per il 2016 a San Sebastian, capitale europea della cultura. I due appuntamenti sono un primo passo per conoscere il fenomeno cresciuto grazie al sostegno dell'amministrazione pubblica. «Nei Paesi Baschi - ha detto il consigliere regionale e cantadori Paolo Zedda - l'improvvisazione poetica ha le caratteristiche di uno spettacolo di massa da quando la lingua euskera è stata oggetto di una politica di salvaguardia che ha ottenuto ottimi risultati: la sua conoscenza da parte dei ragazzi è in forte crescita e, grazie all'insegnamento nelle scuole, ora sono loro che la fanno riscoprire ai genitori».
Sia il Comune che la Regione sembrano averne preso atto, visto che i due appuntamenti sono stati inseriti nel cartellone della Festa di Sant'Efisio: «Si tratta di un patrimonio immateriale da non trascurare ma, al contrario, da riportare all'attenzione dei sardi e dell'Europa. Ispiriamoci pure ai baschi e stimoliamo nuove produzioni e contenuti perché la poesia estemporanea diventi una consuetudine. Guardiamo quanto è accaduto a Leeuwarden, in Olanda, capitale nel 2018, dove è stato fondamentale l'utilizzo delle lingue minoritarie», ha rilanciato Enrica Puggioni.
Grazia Pili