STAMPACE.
Oggi alle 10 la cerimonia dell'apposizione degli ori votivi Sant'Efisio vestito a festa
pronto per la processione
L'attesa è intensa quanto la festa. La mattina del primo maggio, aspettare l'affacciarsi di Sant'Efisio da Stampace preceduto dai devoti, dall'Alternos e dalla lunga, interminabile teoria di costumi e cavalieri è rituale noto per il suo classico svolgimento, ma non c'è partecipante che non colga ogni volta dettagli nuovi o provi emozioni diverse. L'intimo raccoglimento dei pellegrini e la curiosa attesa sui marciapiedi lungo il percorso sono parti di un unico copione che celebra un mattatore assoluto: sant'Efis . «Un patrimonio vivente», avverte il titolo di una brochure del Comune. Vero. Sant'Efisio è un patrimonio in senso spirituale ma anche sotto l'aspetto pratico. La riprova oggi: una minima parte dei preziosi votivi e delle onorificenze donate nei decenni al Santo saranno apposti sul simulacro durante una cerimonia aperta al pubblico.
L'ULTIMO ATTO L'appuntamento è alle 10 nella chiesa di Stampace e rappresenta l'ultimo atto prima della processione solenne di giovedì. La cerimonia (seguita a mezzogiorno dalla messa di intronizzazione, l'introduzione del Santo nel cocchio di gala alla presenza dell'Alternos e delle autorità) si svolge ogni volta con movimenti cauti e precisi. Gli addetti al rito conoscono il valore degli oggetti che maneggiano e sanno che soltanto poco prima il presidente dell'Arciconfraternita del Gonfalone (Mario Maffa) e il tesoriere e vicepresidente (Simone Ammirevole), accompagnati dai collaterali al cocchio Roberto Solinas e Alfio Zuddas, hanno ritirato dalla cassetta di sicurezza di una banca parte del tesoro di Sant'Efisio.
EX VOTO Diciassette gli ori votivi e le onorificenza che saranno prelevati questa mattina: pendenti con catena e croce, dono di Maria Teresa d'Austria (numero di repertorio 56); catena d'oro in filigrana (58), catena d'oro con patena, dono dei signori Rossetti (124), catena d'oro in filigrana con dodici dorini, dono del signor Antonio Lai (121); vera in oro, dono della signora Jole Lecca (249); anello in stile sardo con granata (249b), anello con cameo (39), patena in oro con bracciale (341); aureola d'oro completa, coniata dall'orafo Francesco Carta e dal figlio Giovanni nel 1956 (83); palma d'oro (110), cuore in oro, dono di Rosaria Campagnola (342); rosario in oro e pietre preziose, dono del Comune “nella persona del sindaco Mario Floris in occasione della 350ma festa di Sant'Efisio”, realizzato dagli orafi cagliaritani Aldo ed Enrico Langione (343); medaglione in oro con effige di Sant'Efisio, per il terzo guardiano (159); medaglione in argento con effige di sant'Efisio, dono di don Walter Onano (851), croce in filigrana, dono del sindaco di Sinnai (852), catenaccio in rame per il pellegrinaggio (499) e una catena in oro con medaglia raffigurante il volto di Gesù.
LA NOTTE Impreziosito da tanto oro, sant'Efis sarà introdotto nel suo cocchio patrizio e lì, al centro della chiesa, trascorrerà la notte della vigilia. Si risveglierà giovedì alle 7 per assistere alla prima delle messe che saranno celebrate in suo onore fino alle 11. Alle 9 e alle 11 due celebrazioni speciali: la prima nella cella di via Sant'Efisio (è la “messa del carcere”, presenzieranno addetti e responsabili delle carceri), la seconda officiata dal Capitolo metropolitano (detta “dell'Alternos”) alla presenza delle autorità civili e militari.
Pietro Picciau