Parco e ambientalisti: stagione record a Molentargius e Santa Gilla
In migliaia sul nuovo argine per la nidificazione
Impossibile vederli da vicino: sono al centro dello stagno di Bellarosa Maggiore, a Molentargius, addossati uno all'altro, a migliaia, sull'argine ricostruito il mese scorso, come a formare una surreale, stupenda collinetta fiorita in mezzo all'acqua. Altri, sempre a Bellarosa, hanno scelto gli argini verso Quartu. E lo stesso succede a Santa Gilla, in un argine ancora più difficile da vedere, nel pieno delle saline Conti-Vecchi. Sono fenicotteri, Sa genti arrubia : in questi giorni sono impegnati nella nidificazione. E danno spettacolo.
AMBIENTALISTI A dare l'annuncio è l'Associazione Parco Molentargius-Saline: «Stiamo osservando il fenomeno dal 5 aprile», conferma il responsabile, Vincenzo Tiana. «Prima ci sono state le parate di corteggiamento, con un primo gruppetto che si è riunito sull'argine dello stagno Bellarosa. Il 13 aprile il gruppo comprendeva già centinaia di fenicotteri. Il 19 si erano già moltiplicati. Ora sono diverse migliaia di esemplari. Pian piano stanno occupando tutti gli isolotti disponibili a Molentargius. E altri stanno facendo altrettanto alle Saline Conti-Vecchi, a Santa Gilla, dove avevano nidificato già l'anno scorso».
IL DIRETTORE DEL PARCO Dal Parco arriva la conferma: «Un'annata eccezionale», dice il direttore Alessandro Sanna. «Registriamo una presenza davvero notevole di fenicotteri. Non possiamo dare numeri almeno fino a fine giugno, al momento stiamo monitorando il fenomeno. A dire il vero avremmo voluto dare la notizia fra due mesi, ma l'associazione fremeva». Del resto, fra gli umani, la voce si è già sparsa: «È vero», ammette Sanna. «In questi giorni sia da Monte Urpinu, che resta il miglior punto d'osservazione, che come attraversamenti del parco registriamo un aumento di visitatori».
LAVORI PROMOSSI Al di là dello spettacolo, un motivo di soddisfazione per i vertici del parco è che i fenicotteri abbiano scelto di nidificare proprio nell'argine rifatto di recente. I lavori, nei mesi scorsi, avevano sollevato un'ondata di allarmismo: in tanti, vedendo le ruspe in azione nello stagno, erano addirittura arrivati a ipotizzare che a Molentargius si stesse realizzando una strada, e non erano mancate le preoccupazioni per le ricadute sulla stagione degli amori dei fenicotteri. Loro, però, i diretti interessati, sono andati ad ammassarsi proprio sul nuovo argine: «Abbiamo realizzato due muri di contenimento in pietra e, in mezzo, abbiamo messo dell'argilla. La nuova superificie livellata sembra aver attratto i fenicotteri», sorride il direttore; «E noi siamo molto contenti, ovviamente. Anche perché con la natura non sai mai come va a finire: puoi indirizzarla, non determinarla». Il responsabile dell'associazione ambientalista sottoscrive: «Direi che i fenicotteri hanno promosso i lavori eseguiti a Molentargius», dichiara Vincenzo Tiana.
AREA IMPORTANTE «Il fatto è di grande rilevanza per il futuro del Parco - si legge nel comunicato diffuso dall'associazione per il parco di Molentargius-Saline - dal momento che l'argine è stato oggetto recentemente dei lavori di restauro propedeutici alla riattivazione delle saline». Inoltre è da rilevare in corso anche l'insediamento sugli argini del Bellarosa Maggiore dal lato Quartu. In sostanza molte migliaia di fenicotteri nidificanti sia a Molentargius che a Santa Gilla indicano l'area cagliaritana come tra le più importanti del Mediterraneo per la riproduzione della specie».
Marco Noce