Per il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, è necessario aprire una nuova fase di ricontrattazione con lo Stato in modo da aver riconosciuti i nostri diritti
Consiglio Regionale - Foto di Roberto Cadeddu
Il Consiglio Regionale ha celebrato questa mattina "Sa Die de sa Sardigna". La seduta si è aperta alle 11 sulle note della Brigata Sassari con l'inno "Fortza Paris" e "Procurade 'e moderare" intonato dal coro di Neoneli. La festa è la giornata della festa nazionale dei Sardi istituita nel 1993 per ricordare l'insurrezione dei sardi nel 1794 e la cacciata dei piemontesi dall'isola.
Per il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, "La riforma dello statuto è un passo fondamentale e un obiettivo non rinviabile di questo Consiglio regionale. E sono convinto che questo compito sia una sua prerogativa specifica. Questo e' il senso attuale di Sa Die de Sa Sardigna, giornata dell'orgoglio sardo", riporta il sito agi.it. "Dobbiamo riformare le nostre istituzioni, la macchina regionale, i suoi enti e agenzie e la sua capacità di dare risposte alle esigenze cittadini", ha dichiarato il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. "I prossimi mesi saranno dedicati alla proposta, discussione e adozione di queste riforme essenziali. Questo è il nostro impegno di oggi per onorare Sa Die de Sa Sardigna. Dobbiamo far emergere l'interesse generale dal groviglio di interessi particolari che impediscono il funzionamento dell'amministrazione. In questa legislatura le giuste aspettative dei sardi non potranno essere deluse".