Rassegna Stampa

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Poetto: “Amianto in spiaggia”, flash mob di protesta

Fonte: web cagliaripad.it
29 aprile 2014

 

Corte da viale Trento al Lungomare nella Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. "Quest'anno sulla spiaggia - spiega Anedda dell’Avefa - non abbiamo visto alcun intervento: questa è una zona molto frequentata anche da bambini"


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Dal palazzo della Regione in viale Trento a Cagliari sino alla spiaggia del Poetto, doppia manifestazione di protesta anche in Sardegna nella Giornata Mondiale delle vittime dell'amianto. Alle 10 è scattata la marcia verso la Regione organizzata dall'Afeva Onlus (Associazione familiari e vittime amianto): una sfilata con la tuta bianca e la mascherina sul volto per ricordare le morti a causa delle malattie legate all'amianto. Rilasciati anche palloncini bianchi in omaggio alle vittime.

   "Nel 2012 - spiegato Gigi Garau dell'Afeva - le morti legate all'amianto accertate dall'Inail in Sardegna sono state tre. Ma siamo consapevoli, anche per riscontri con la Asl, che i casi potrebbero essere molti di più". La stessa Afeva in una nota sintetizza il quadro della situazione.

"In Italia, ogni anno, a causa dell'amianto, tra mesoteliomi, tumori al polmone e agli altri organi bersaglio muoiono oltre 4.000 persone, 11 morti evitabili al giorno. In Sardegna, ogni anno, ne muoiono almeno 50. Nell'isola i tre comparti lavorativi che contribuiscono al maggior gettito di morti per mesotelioma sono il petrolchimico, quello della Difesa e il settore edile. In Sardegna, nel periodo 2005-2008, il 26% dei 50 casi di mesotelioma rilevati e definiti dal Cor Sardegna del ReNaM, sono donne, di cui solo una definita con esposizione professionale".

Cifre ancora da definire. Franco Anedda, dell'Ona (Osservatorio nazionale amianto), parla di venti vittime in un anno del solo mesotelioma pleurico: "È la patologia legata direttamente all'amianto". Anche l'Ona in campo, in questo caso nella spiaggia cagliaritana del Poetto, con un flash-mob per denunciare ancora la presenza di pezzi di eternit nell'arenile. I partecipanti, dopo aver indossato tuta e mascherina bianca, si sono gettati simbolicamente per terra.

"Quest'anno sulla spiaggia - ha aggiunto Anedda - non abbiamo visto alcun intervento: questa è una zona molto frequentata anche da bambini".