Per il Festival di Sant’Efisio il maestro dirigerà l’orchestra del Lirico al Comunale
Pianista solista del concerto al Comunale di Cagliari sarà l’ex enfant prodige Roberto Cominati pianista allievo di Scala e Ciccolini premiato col “Busoni” nel 1993
di Gabriele Balloi
CAGLIARI Si inaugura in questi giorni, (martedì la prova generale e giovedì la prima) con «Norma» di Bellini, la Stagione operistica e, insieme, la quattordicesima edizione del Festival di Sant’Efisio prevista fino all’11 maggio, giornata di «Cagliari Monumenti Aperti». Ma il Lirico intreccia a quest’ultima rassegna pure alcune date della Stagione sinfonico-concertistica. Come l’appuntamento di venerdì 2 e sabato 3 maggio (rispettivamente alle 20,30 e alle 19), con un programma dedicato ai due pilastri portanti del Classicismo musicale: Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart. Due gli interpreti, protagonisti sul palco del Comunale. A guidare l’orchestra salirà nuovamente sul podio Filippo Maria Bressan, presenza oramai abituale nei cartelloni del Lirico, apprezzato sovente proprio sul repertorio classico. Di qualche anno fa, sempre compresa nel Festival di Sant’Efisio, fu ad esempio una profonda e coinvolgente lettura de «La Creazione» di Haydn o, dello stesso autore, in altra occasione un’intensa performance della «Sinfonia n.44» (meglio nota come Trauer- Symphonie). Questa volta, Bressan sarà alle prese con l’ultima sinfonia haydniana, la n.104 in Re maggiore, detta “Salomon” o anche “London”, città che ne vide la stesura e la prima esecuzione assoluta nel 1795. Al pianoforte, invece, si esibirà Roberto Cominati. Personalità pianistica abbastanza sui generis. Classe ’69, enfant prodige, comincia a suonare a soli quattro anni. Allievo di Franco Scala e Aldo Ciccolini, vince nel ’93 il “Concorso internazionale Ferruccio Busoni” di Bolzano. Da quel momento assurge alla ribalta e, coltivando parallelamente la passione per il volo – Cominati è perfino un pilota di aerei di linea – intraprende la carriera concertistica in giro per il mondo. Carriera che lo vedrà collaborare con eminenti orchestre e importanti direttori quali, fra i tanti, Simon Rattle o Daniel Harding. Alle sue mani, perciò, il compito d’interpretare uno dei Concerti per pianoforte e orchestra “per antonomasia”: il n.20 K.466 in Re minore di Mozart. Inoltre, del genio salisburghese verrà anche eseguita la «Sinfonia n.36 in Do maggiore K.425», conosciuta come la “Linz”, omonima infatti della città dove fu rapidamente composta nel 1783.