Continua la protesta dei residenti che propongono un progetto diverso
Autore: Federica Lai il 26/04/2014 15:24
Asse mediano, continua la protesta contro la rotatoria proposta dal Comune. Ora i residenti propongono un progetto alternativo studiato e disegnato da un ingegnere, che prevede un sovrappasso come collegamento pedonale e ciclabile tra i due quartieri, La Palma e Amsicora. A dire il suo no all’intervento deciso dal Comune anche l’ex consigliere regionale, Chicco Porcu, residente nel quartiere del Sole. “Alcuni ciclisti la vivono come una soluzione non sicura – spiega - molti automobilisti come un inutile rallentamento di uno dei pochi assi di scorrimento veloce della città".
La proposta alternativa. L'ingegnere Massimo Magno, residente nel quartiere del Sole, propone una soluzione diversa da quella proposta dal Comune, e, a suo dire, molto più economica. Un progetto che prevede un ponte strallato con campata di 60 metri unica sospesa, con tecnica mista acciaio e cls armato precompresso, e due pali di sostegno di 50 metri. Il ponte avrà una doppia carreggiata, una per le bici ed una per i pedoni, di circa 4 metri, in modo tale da rendere agevole il passaggio contemporaneo. "Deve essere realizzato un sovrappasso – spiega l’ingegnere - che tiene assolutamente in conto le esigenze dei cittadini aumentando la sicurezza, riducendo costi diretti e indiretti e tecnologicamente interessante. In Europa, la rotatoria è in disuso a favore della differenziazione dei flussi, e la "possibile riduzione di velocità non da garanzie ai pedoni, pensiamo ai bambini e ciclisti domenicali: di conseguenza la riduzione della pericolosità per le macchine non implicherà una riduzione degli incidenti con le auto, magari solo fra le auto".
L'ex consigliere regionale Porcu conclude: "il progetto di Massimo Magno evita la rotatoria prevedendo un sovrappassaggio ciclabile e pedonale: un intervento gradito a molti ciclisti e pedoni. E' apprezzabile lo sforzo progettuale che Massimo ha prodotto a titolo puramente volontario, ma il punto non è il merito della soluzione adottata, quanto il metodo adottato che non mi convince. Se si vuole creare condivisione intorno ad un progetto è necessario creare preventivamente momenti di partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano. In questo caso il Comune di Cagliari ha perso un'occasione".