PIAZZA SANTO SEPOLCRO. Tra sabato e ieri alcune macchine danneggiate
Rione trasformato in discarica, don Lai protesta
Una donna, in sedia a rotelle, prova a farsi spazio tra bottiglie, rifiuti, vomito ed escrementi. «Ma come si può vivere in queste condizioni?», si chiede lei. Vorrebbe semplicemente entrare nella chiesa del Santo Sepolcro, ne avrebbe diritto. Solo che la strada è intrisa di ostacoli per chi è normodotato, figuriamoci per chi non può camminare con le proprie gambe. Nella notte tra sabato e ieri, assicurano i residenti, è andata peggio del solito. Anche qualche auto danneggiata. Chi abita nel quartiere Marina è abituato, nel fine settimana, a sentire grida, schiamazzi, puzze insopportabili. Da sempre protestano, molti se ne sono fatti una ragione. Ma quando è troppo, è troppo. Il parroco di Sant'Eulalia, don Marco Lai, non ci sta più a sopportare questa situazione. E ieri mattina era fuori dalla sua chiesa per denunciare il disastro prodotto nel fine settimana dai vandali («la maggior parte dei quali arrivano dall'hinterland», dice lui) che stanno mettendo a ferro e fuoco un intero rione, ma soprattutto tenendo in ostaggio chi ogni giorno ci vive.
IL DEGRADO DI IERI La situazione peggiore, come purtroppo spesso accade, ieri era nella zona di piazza Santo Sepolcro. Ieri mattina, intorno alle 8, nessuno aveva ancora provveduto a pulire. E lo scenario che si presentava era desolante a dir poco. Tre le zone fondamentalmente “danneggiate”: il piazzale innanzi tutto, in modo particolare gli scalini che portano all'entrata principale della chiesa, che nel corso della notte sono stati occupati da decine di persone. Ma anche la stradina che sempre dal piazzale porta all'entrata secondaria della chiesa, era in condizioni pietose tra bottiglie, residui di vomito e buste svolazzanti. Anche le scalette che portano all'Hostel Marina non si presentavano bene: un gruppo di una ventina di bottiglie da una parte, bustoni e bustine sparse un po' ovunque, escrementi di ogni genere. I turisti scendono le scale e non credono ai propri occhi. Una brutta figura per la città.
LA DENUNCIA «Adesso è arrivato il momento di dire basta», tuona il parroco di Sant'Eulalia, davvero schifato per le condizioni in cui si trovava gran parte del rione ieri mattina: «Di chi è la responsabilità? Chi è che deve occuparsi di risolvere questa situazione?» Poi si rivolge a sindaco e prefetto: «È arrivato il momento di fare qualcosa, ho fatto una denuncia non più di dieci giorni fa, eppure non è accaduto nulla. I residenti sono esasperati». Don Marco Lai, insieme ad alcuni residenti, aveva anche avanzato alcune proposte: «Non spetta a noi decidere, ma siamo disposti a collaborare, a fare quello che possiamo per cercare di risolvere questa situazione assurda».
LA RABBIA Ieri mattina gli abitanti si sono risvegliati in una vera e propria latrina, soprattutto nella zona di piazza Santo Sepolcro. Ed è scoppiata la rabbia. Dopo aver trascorso l'ennesima notte praticamente senza dormire, ritrovarsi anche in una discarica a cielo aperto ha fatto perdere le staffe a qualcuno. E don Marco ha deciso di farsi portatore di questo malcontento sempre più diffuso. «Anche in piazza Sant'Eulalia la situazione va peggiorando di settimana in settimana», prosegue il religioso, «con alcune famiglie in ostaggio di persone che fanno di tutto».
Le proposte, dunque non mancano: dalla possibilità di recintare i punti a rischio nelle ore notturne del fine settimana, al posizionamento di telecamere. E perché no, l'uso degli idranti la mattina per lavare le strade e di conseguenza allontanare le persone che stazionano là fino alle prime luci dell'alba.
Piercarlo Cicero
Il Comune
La pulizia
della zona
è iniziata
dopo le 8,30
Ieri mattina, assicurano dal Comune, gli operatori incaricati di ripulire le strade sono entrati in azione in piazza Santo Sepolcro dopo le 8,30.
Per vedere con i suoi occhi la situazione c'era anche l'assessore comunale all'Igiene del suolo, Pierluigi Leo, che spesso nel fine settimana va a “controllare” alcuni punti particolarmente critici in città. In attesa di capire quali azioni intraprenderà l'amministrazione cittadina per dare una regolata al far west notturno nel centro storico, dunque, almeno si prova a mantenere decorosa la zona fin dalla mattina presto.
Un'azione, quella degli operatori ecologici, che forse sarebbe potuta arrivare un po' prima, visto che già dalle 8 c'era tanta gente in giro che ha notato lo scempio di piazza Santo Sepolcro e piazza Sant'Eulalia, solo per fare due esempi.
Il problema è che quella non è l'unica area da ripulire: ci sono tante altre zone “calde”, come viale Europa, via Cao di San Marco, il Cavalluccio Marino, l'area di fronte alla Mem, piazza Yenne.
«Il servizio inizia alle 6, si parte da alcune zone e si prosegue in tutte le aree della città sporche, che purtroppo sono tante la domenica mattina», spiega Leo. «Col nuovo appalto raddoppieremo la pulizia nei punti più difficili, ma comunque fin da subito ho già chiesto di anticipare l'inizio del lavoro, per quello che è possibile. Tuttavia, bisogna anche considerare che la domenica gli operai hanno diritto al riposo». Si fa quel che si può. (p.c.c)