Sparirà la curva che da dieci anni devia il traffico di auto e pedoni: lo prevede un intervento da 230 mila euro che la Giunta proporrà al Consiglio comunale. E riparte la copianificazione tra Regione, Comune e Ministero
Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it
Varrà sistemato il nodo tra via Is Maglias e via Castelli. Il cantiere per il “tunnel di Tuvumannu”, congelato dai vincoli che hanno stoppato tutti i lavori nell’area e che da un decennio occupa la strada costringendo auto e pedoni a una curva pericolosa all’altezza del canyon, sparirà presto. Lo prevede una proposta votata dalla Giunta Zedda che mira a ripristinare la vecchia viabilità, grazie a un intervento da 230 mila euro. In attesa della soluzione definitiva al ben più ampio e problematico progetto per la riqualificazione di Tuvixeddu e Tuvumannu (pesa il contenzioso con la società di Cualbu), per il quale la copianificazione tra Regione, Comune e Ministero è ripartita il 2 luglio scorso. Dai tavoli tecnici dovrà saltar fuori anche la soluzione al problema del tunnel di Tuvumannu, oggi iniziato e interrotto all’altezza di via Castelli.
La storia. Comune, Regione, “Società Iniziative Coimpresa” ed altri proprietari privati sottoscrivono, il 15 settembre 2000, l’ormai famosissimo accordo di programma quadro sul progetto di "Riqualificazione urbana ed ambientale dei colli di Sant’Avendrace".
Tale programma, prevedeva la realizzazione della viabilità di collegamento fra via Cadello e via San Paolo in tre lotti: il primo avrebbe dovuto avere origine in via Cadello e sarebbe dovuto terminare all'imboccatura del "canyon" di Tuvixeddu, in via Is Maglias, il secondo avrebbe dovuto collegare a raso il primo lotto con via Vittorio Veneto e con via Falzarego attraverso il canyon e il terzo avrebbe dovuto scavalcare viale Sant’Avendrace e via San Paolo per poi collegarsi con l'asse litoraneo.
Il progetto del primo tratto (via Cadello-via Is Maglias) veniva approvato nel settembre 2004: consisteva nella realizzazione di un tunnel (il “tunnel di Tuvumannu” che scatenerà la reazione di parte dei residenti), composta da due corsie di marcia, due corsie di emergenza, spartitraffico centrale e marciapiede di sicurezza su entrambi i lati.
I lavori (quasi 8 milioni di euro) furono appaltati e aggiudicati nel giugno dell’anno successivo all'impresa Gecopre, partirono pochi mesi dopo ma furono sospesi il 14 gennaio 2007 su disposizione del Dirigente del Servizio Tutela del Paesaggio della Regione: l’inizio della guerra a suon di vincoli che l’allora Giunta di Soru mosse contro tutto il progetto di Tuvixeddu e Tuvumannu.
I vincoli della Regione (e del Ministero, perché nel luglio 2010 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna dichiara l'interesse culturale storico artistico del "Complesso minerario industriale di Tuvixeddu", che include le aree interessate dalla realizzazione della strada e del parco a partire dal bordo della via Is Maglias) resistono negli anni ai giudizi dei vari tribunali amministrativi e così non risulta più possibile la realizzazione della strada, come originariamente concepita, e vengono meno anche i presupposti per il completamento dei lavori relativi al tunnel appena iniziato.
Floris in extremis. Nel maggio 2011, poco prima delle elezioni, si registra un tentativo in extremis della Giunta che adotta la “Variante nodo via Is Maglias”: prevedeva che il tunnel, dopo aver attraversato via Is Maglias in sottovia, recuperasse la differenza di quota con una rampa bidirezionale a forma di “cappio” e si innestasse centralmente nella rotatoria di superficie in via Is Maglias, non essendo possibile la prosecuzione della strada nel canyon.
Ma questa variante non ha mai ottenuto i pareri favorevoli alla realizzazione perché la regolamentazione d'intesa tra Comune e Regione, al fine di pianificare la realizzazione delle opere consentite (come richiesto dalle sentenze del Consiglio di Stato) non è mai stata definita.
La copianificazione è partita solo il 2 luglio scorso, quando è stato avviato un tavolo tecnico tra la Regione, il Mibact, e il Comune per definire le Attività di copianificazione relative al bene paesaggistico “Colli di Sant’Avendrace”, anche in riferimento alla strada di collegamento tra via Cadello e via Is Maglias: ma solo alla conclusione sarà possibile capire come la viabilità in questione potrà essere modificata, per adeguarla al nuovo assetto urbanistico e ambientale.
L’intervento. Nell’attesa di poter riprendere e completare l’opera, il Comune, per eliminare le situazioni di pericolo legate alla presenza del cantiere e alla viabilità alternativa realizzata in attesa del completamento del tunnel, ha deciso di ripristinare la viabilità originaria.
Perché oggi via Is Maglias è interrotta da un cantiere e deviata all’altezza dell’incrocio con via Castelli e si è venuta a creare una situazione pericolosa per il traffico di auto e pedoni, costretti al passaggio in un sentiero sterrato buio e protetto dal traffico da una rete metallica ormai arrugginita. La stessa via Castelli, in corrispondenza dell’incrocio, era stata deviata verso il complesso universitario, andando ad occupare aree esterne rispetto alla precedente sezione stradale e ad intersecarsi con via Is Maglias in un’altra posizione.
La giunta Zedda decide quindi di ristabilire (con un intervento da 230 mila euro approvato 1° giorni fa) la viabilità originaria nella zona, via Is Maglias torna il rettilineo che è sempre stato e anche via Castelli uscirà dall’area dell’Università. Ripristinati anche i sottoservizi e i marciapiedi. Per il tunnel di Tuvumannu, si vedrà. Per Tuvixeddu anche.