Con la salvezza ormai in cassaforte si spalancano gli scenari del mercato Ecco l' asse
La salvezza è in cassaforte e il Cagliari si è guadagnato il diritto a giocare il suo undicesimo campionato consecutivo in Serie A. Un altro piccolo miracolo, conquistato in una stagione, se possibile, ancora più difficile della precedente. Perché, mentre la Juventus festeggia il suo record di 17 vittorie su 17 nel suo “Stadium”, il Cagliari ha conquistato in anticipo la permanenza in A senza l'aiuto del fattore casalingo, con tre gare disputate a Trieste e altre quattordici in un Sant'Elia limitato a neanche 5000 spettatori. Senza dimenticare la cessione alla Roma di Radja Nainggolan, il pezzo pregiato della rosa rossoblù, la cui partenza ha indebolito la squadra nel momento più caldo della stagione.
Questo è il Cagliari che si appresta a tagliare a braccia alzate il traguardo della stagione che si chiuderà il 18 maggio, nel solito banchetto tricolore con la Juve di Conte. E poi? A oggi è impossibile gettare uno sguardo oltre quella data, che somiglia tanto alle Colonne d'Ercole. Mentre le altre società iniziano a programmare il futuro, in viale La Playa si resta in fase di ibernazione. Perché l'unica persona che oggi potrebbe decidere, Massimo Cellino, sta a Miami e pensa al Leeds, suo nuovo e unico grande amore.
E il Cagliari? Nessuna risposta da parte del presidente. Impossibile programmare il campionato 2014-15, senza sapere dove si giocherà e chi sarà il padrone del vapore. E se si parla di mercato, c'è da ragionare solo di movimenti in uscita. Quella rossoblù, infatti, resta una vetrina appetibile. E lo stesso Cellino potrebbe saccheggiarla per rinforzare lo United. La chiama sinergia , ma a senso unico. E a Elland Road, la prossima stagione, vorrebbe vedere Adryan, Avelar, Eriksson, Tabanelli e, magari, anche pezzi grossi come Ibarbo e Astori. Al difensore, addirittura, offrirebbe la fascia di capitano della squadra che dovrà puntare alla promozione in Premier League. Lo stesso Astori che piace alla Roma, che lo segue da almeno un anno, e che ha raffreddato ogni ipotesi di rinnovo col Cagliari. «Non vedo certezze sul futuro societario», aveva detto poco più di un mese fa.
E di certezze continuano a non essercene, se non quelle relative ai quattro giocatori che, il 30 giugno, andranno in scadenza di contratto: Avramov, Nenè, Conti e Cossu. Soprattutto per il fantasista, al momento, pare improbabile un rinnovo. Il giocatore è ormai ai margini della squadra e potrebbe essere costretto, a 34 anni, a giocare da emigrato (Sampdoria e Fiorentina in prima fila) gli ultimi anni della sua carriera.
Alberto Masu