Motoseghe ancora in azione nel Terrapieno: le richieste dei cittadini
Le potature vanno avanti: ieri gli operai del Comune hanno proseguito col taglio delle chiome dei ficus del Terrapieno, arrivando fino al Bastione di Saint Remy. «Non sono capitozzature», ha ricordato l'assessore all'Urbanistica e Verde pubblico Paolo Frau. Come dire: qualcosa rispetto al passato - quando ogni estate il suono delle motoseghe era accompagnato da quello delle polemiche - è cambiato. «La verità è che in molti punti della città ci sono alberi non adatti. E ci creano un sacco di problemi», ammette Andrea Scano, ambientalista convinto e consigliere comunale del Pd.
«Riceviamo molte sollecitazioni dai cittadini per potare gli alberi». Le richieste riguardano soprattutto i ficus che con la loro chioma fanno ombra - troppa, dicono - ai palazzi e ospitano storni. E ancora: le bacche. Scano ipotizza soluzioni drastiche: «Cambiarli? Certo, si risolverebbe tutto definitivamente. Purtroppo sono operazioni complicate e costose. Meglio pensare a piccoli interventi. Comunque, nel giro di qualche mese le chiome saranno di nuovo al loro posto».
Insomma: centrosinistra o centrodestra, la polemica sulle potature è ciclica. Anche perché, spiega l'ex assessore Gianni Campus, l'input arriva dagli uffici. Il minimo comune denominatore delle due amministrazioni è il dominus del verde pubblico cagliaritano Claudio Papoff: «Non sempre è possibile dire a un dirigente cosa fare o non fare. A meno che non ci sia la certezza di una illegittimità o di un danno», dice l'architetto, esponente della Giunta Floris. «Io prima di tirare giù un albero ci penserei moltissimo. Una pianta non può essere trattata come una macchina. Tolgo un pezzo, metto un pezzo. No, non funziona così. Ma Papoff è un dirigente, è uno specialista, e spesso lo spoil system si può attuare con facilità. Io, personalmente, lo stimo e non ho mai pensato di mandarlo via. Ma è certo che i due mondi, quello politico e quello amministrativo, non sempre vanno di pari passo e spesso la loro convivenza è difficile».
Nei prossimi giorni gli operai continueranno a potare gli alberi della città. Verrà completato il lavoro nel Terrapieno, dove si interverrà sul lato di piazza Marghinotti e via San Saturnino. Poi si proseguirà nelle altre zone della città. Come è sempre successo: basta guardare la cronaca degli ultimi anni per trovare le stesse potature. E le stesse polemiche.
Michele Ruffi