Sant'Elia, via Bosco Cappuccio, Quartu, Decimo. «Prima era peggio»
Il soprano vuole a tutti i costi cantare le parti di Clotilde nella “Norma” al Teatro lirico, anche se ha il setto nasale fratturato a causa dell'aggressione subita in un bus del Ctm. Rosanna Lo Greco non sapeva di essere a bordo di un mezzo in servizio in una delle linee più “problematiche” del Ctm: la 6, che da Genneruxi porta a Sant'Elia, alla quale nessun conducente vorrebbe essere assegnato nel turno notturno. Non è la meno sicura, però, secondo gli stessi autisti: la linea 9 ha un punto critico in via Bosco Cappuccio, dove alcuni gruppi di sfaccendati occupano il tempo libero a bordo del bus, disturbando i passeggeri. Poi, tra Assemini e Decimo, a volte la 9 si riempie di ragazzini di un paese che vanno nell'altro e viceversa, in modo rumoroso e fastidioso, talvolta aggressivo. Anche la 40 e la 41, che portano a Quartu, ospitano spesso ragazzini violenti e maleducati, mentre le linee M per Monserrato e 3 per Is Mirrionis - che un tempo avevano cattiva fama - ora sono assai più tranquille. A tracciare la mappa delle linee “rognose” sono gli stessi autisti, ma tutti precisano: «In linea di massima, si viaggia tranquilli: poche scaramucce e di poco conto».
GIRO SUL “6” Ore 11,42 di ieri mattina: in via dell'Abbazia arriva un bus della linea 6. È un mezzo recente, pulitissimo, ma non un Mercedes Citaro, cioè i mezzi più nuovi e tecnologici. Obliterato il biglietto da un euro e venti, si inizia il giro della città. L'autista, Massimo Contu, combatte con le auto in doppia fila al mercato di San Benedetto e in viale Regina Elena, ma senza grandi perdite di tempo. Mentre un uomo panciuto, che indossa una maglietta del Comune, si esibisce in uno spettacolare sbadiglio più dettagliato di un'ecografia, il bus imbocca piazza Repubblica. Alle 12,23 è a Sant'Elia, ma non si ferma al capolinea: «Sono in ritardo, proseguo», spiega il conducente.
GLI “AGGUATI” Proprio Sant'Elia, un rione dove una minoranza di delinquenti tiene in ostaggio le tante famiglie per bene che abitano nelle case popolari, è stata teatro di episodi spiacevoli: sassaiole contro i bus, liti a bordo dei mezzi del Ctm: «Soprattutto tra persone che già si conoscono», commenta Contu, «e che hanno avuto screzi. Però la situazione è notevolmente migliorata, anche se il turno di notte sulla linea 6 continua a non essere in cima alla lista dei desideri di noi autisti». Con ogni probabilità, le sassaiole disturbavano i capi dei traffici di droga perché portavano le forze dell'ordine nel quartiere, quindi da qualche tempo sono cessate.
LE TELECAMERE Ezio Castagna, direttore generale del Ctm: «La situazione è migliorata ovunque grazie alle telecamere che abbiamo installato ormai nell'80 per cento dei mezzi: il 10 maggio assegneremo l'appalto per piazzarle anche sugli altri». Quattro occhi elettronici registrano quel che avviene a bordo - ma non riprendono l'autista, perché lo vieta lo statuto dei lavoratori - e le immagini sono conservate per 72 ore: il video della 73ª - se non c'è l'esigenza di conservare le immagini perché è successo qualcosa - automaticamente sovrascrive la prima del ciclo precedente, e così via. I conducenti hanno un tasto per segnalare le situazioni di emergenza e grazie al sistema Gps (il Ctm sa sempre dove si trova ogni mezzo) la centrale della società allerta le forze dell'ordine. «Abbiamo inoltre il sistema di comunicazione Tetra», aggiunge Castagna, «lo stesso utilizzato dalle forze dell'ordine, e una sala operativa dove arrivano i segnali delle telecamere installate in tutta la città. Presto sarà collegata con le centrali operative di polizia, carabinieri e guardia di finanza». Tutti d'accordo, direttore e Ctm: «Da quando ci sono le telecamere a bordo, vandalismo e aggressioni sono diminuite sensibilmente». Certo, qualcosa ancora accade: «In viale Trieste, mentre guidavo un bus della linea 9, una pietra ha centrato il montante vicino al finestrino», ricorda Francesco Loddo, in servizio da 20 anni. Nel 2010 un altro autista ha dovuto incassare un calcio «da parte di un ubriaco a bordo della linea 5 in via Milano». Ma rispetto a qualche anno fa, quando la situazione era peggiore, secondo il direttore Castagna sono solo note stonate. Il soprano sa che cosa significa.
Luigi Almiento