Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Educazione sessuale a scuola «Fondi per la prevenzione»

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2014

COMUNE. Emendamento del consigliere Petrucci al bilancio di previsione 

 

 Nella valanga di emendamenti al bilancio in discussione a palazzo Bacaredda anche il finanziamento di “corsi di educazione di prevenzione sessuale” per le terze classi delle scuole secondarie di primo grado. «Questa idea», spiega Filippo Petrucci, firmatario dell'emendamento, «è nata in seguito a discussioni all'interno della lista “Meglio di Prima non ci basta!”, e ho deciso poi di tradurla in una proposta di emendamento».
INFORMARE La proposta del consigliere della maggioranza che sostiene il sindaco Massimo Zedda punta al finanziamento di «lezioni frontali interattive con l'obiettivo di informare e sensibilizzare le ragazze e i ragazzi di terza media sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili, con particolare rilievo per quanto riguarda l'infezione da Hiv-Aids». Il silenzio su temi «tanto delicati è controproducente». Petrucci: «L'idea è di ricominciare a fare informazione, attivando collaborazioni esterne, su un argomento che negli ultimi anni è stato dimenticato un po' da tutti, ossia l'educazione alla salute e la prevenzione». Più precisamente: «Nessuno parla più di profilattici, nessuno spiega quali possano essere le situazioni a rischio, nessuno ricorda che l'Aids non è debellato e che, anzi, vi è un numero progressivamente crescente di nuove diagnosi di infezione da Hiv, soprattutto in una fascia di età inferiore ai 25 anni».
LA DISPONIBILITÀ Il consigliere chiede di emendare il bilancio con un importo di 15 mila euro. «Fondi sufficienti per cominciare a fare una serie di incontri con le terze classi delle scuole medie. È importante iniziare e far capire ai più giovani che devono avere maggiore attenzione e rispetto del proprio corpo».
ISTRUZIONI Nel mirino degli iscritti alla lista “Meglio di Prima non ci basta!” i comportamenti a rischio. «L'utilizzo delle metodiche di contraccezione orale, una maggiore promiscuità sessuale, una precoce età di inizio dell'attività sessuale e la scarsa attenzione dei mezzi di informazione sono da considerarsi veri e propri fattori di rischio, nel momento in cui i rapporti sessuali avvengono nella totale ignoranza dei rischi ad essi collegati».
LA SALUTE Petrucci spera che l'emendamento venga approvato dall'Aula nei prossimi giorni, quando riprenderà l'esame del bilancio. «Il bisogno di finanziare queste lezioni nasce dalla riflessione che, in un'epoca di tecnologie avanzate, dove tutto è fruibile grazie al web, e soprattutto in un Paese industrializzato che ha mezzi e risorse per poter azzerare il rischio di ripresa di malattie come l'Hiv, sia da considerarsi inammissibile che i giovani non abbiano coscienza dei rischi cui possono andare incontro». (p. p.)