Danni alle piante? Secondo l'esperto non dovrebbero arrivare.
Semmai a fare le spese della potatura primaverile saranno i marciapiedi: «Potare il ficus, specialmente in questo periodo, significa far sforzare molto le radici, che in questa pianta si trovano in superficie. Si ingrossano e alzano il terreno. Avete presente viale Merello?».
Mauro Ballero, direttore del Dipartimento di Scienze botaniche dell'Università, non cita un caso qualsiasi: in viale Merello le piante, sempre i ficus, sono stati potati molte volte negli ultimi anni e il risultato è sotto gli occhi di tutti, specialmente quelli degli abitanti.
Non c'è un centimetro dei marciapiedi che non sia distrutto. E camminare è un'impresa anche per i giovani con le scarpe da ginnastica.
«Il ficus è originario del Borneo, dove piove tutti i giorni, e assume acqua anche dalla chioma. Se si tagliano i rami e le foglie, è costretto a lavorare di più con le radici. Il periodo migliore? Direi che è l'autunno, non certo la primavera inoltrata».
Ballero comunque suggerisce una soluzione drastica: «Bisognerebbe avere il coraggio di sostituire gradualmente queste piante. Radici e bacche danno fastidio e creano danni, la chioma se non viene potata toglie completamente la luce ai palazzi vicini. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, purtroppo. Una parte dei ficus potrebbe essere spostata, magari uno ogni tre o cinque, e rimpiazzata con altre piante che hanno meno controindicazioni di questo tipo».
M. R.