NUOVE TECNOLOGIE. Cagliari ha 90 km di cavo, ma i progetti non decollano
Con la fibra ottica ogni lampione è una telecamera Nelle città intelligenti si risparmia tempo e denaro. Frutto della pianificazione urbanistica mirata a ottimizzare i servizi pubblici grazie all'uso di nuove tecnologie nella mobilità, nella comunicazione e anche nell'efficienza energetica, le smart cities potrebbero diventare molto presto una realtà anche in Sardegna. Ma servono investimenti.
CITTÀ INTELLIGENTI Tra le città nell'elenco di quelle considerate “intelligente” già da una decina d'anni c'è Cagliari. Ma, purtroppo, «le potenzialità sono rimaste tali e i progetti restano ancora sulla carta», spiega Gianni Fenu, docente di Reti di calcolatori e presidente dei corsi di laurea in informatica all'Università di Cagliari. Eppure la banda ultra larga ha potenzialità enormi per le amministrazioni pubbliche e per la collettività. «Il capoluogo sardo ha una rete in fibra ottica lunga quasi 90 chilometri e una rete di esclusiva proprietà comunale tra le più vaste d'Europa», continua Fenu. Un'infrastruttura capace di consentire il passaggio di grandi quantità di dati, ma in larga parte sottoutilizzata pur avendo le potenzialità per consentire lo sviluppo nei sistemi della sicurezza, del traffico, dei servizi pubblici e dello snellimento della burocrazia.
AMMINISTRAZIONI Sfruttando la fibra ottica, infatti, si è riusciti a far dialogare gli uffici pubblici tra loro con il solo scambio di dati. Usando la rete, di proprietà dell'amministrazione (Comune, Università e Asl), i dipendenti possono gratuitamente inviare mail, video, ma anche controllare un edificio a distanza. «Questo comporta un notevole risparmio». Ma con la fibra ottica si potrebbe anche garantire una copertura wireless propria della città, consentendo ai turisti di avere una guida interattiva sempre a portata di clic. «La fibra ottica può essere usata in tanti modi, anche per avere un sistema di illuminazione intelligente», spiega Fenu. Oggi, se si fulmina una lampadina si deve cambiare tutto un filare di lampioni perché difficilmente si sa quale lampada sia esaurita e quale ancora funzionante e per quanto tempo ancora. «Con la banda ultralarga, invece, si potrebbe controllare a distanza ogni singola lampada». Ogni lampione, poi, potrebbe essere utilizzato come tele o fotocamera e «si riuscirebbe, in modo semplice ed economico, a controllare la città dal punto di vista della sicurezza, ma soprattutto a monitorare il traffico in tempo reale».
SCAMBIO DI DATI Sfruttando lo scambio di dati, inoltre, le informazioni sul traffico potrebbero essere trasmesse dai tabelloni luminosi già presenti nelle maggiori strade cittadine. Queste stesse fotocamere, inoltre, potrebbero essere sfruttate per il monitoraggio delle strade durante particolari eventi (come Sant'Efisio o per le visite di personaggi importanti). «La situazione può essere tenuta sotto controllo dai monitor, anche a distanza e da una sola persona». E sarebbe quindi necessario un minoro numero di poliziotti con un risparmio notevole per l'amministrazione cittadina.
SERVIZI Il risultato più visibile è però lagato all'uso delle reti federate con cui è possibile navigare gratis non solo nelle aree Wi-fi pubbliche della propria città, ma anche nelle altre reti Wi-fi delle amministrazioni che hanno aderito alla rete nazionale. Il cittadino, inoltre, si registrerebbe nella propria città e potrebbe avere un unico profilo per conoscere in tempo reale i propri consumi, ad esempio, di acqua e gas. L'account diventa unico per tutte le amministrazioni e i fornitori di servizi, semplificando il pagamento delle tasse. Ancora, con le Smart Grids (griglie), diventerebbero realtà anche le reti intelligenti che coniugano l'uso di tecnologie tradizionali con quelle digitali, per rendere più flessibile la gestione della rete elettrica, del gas o dell'acqua. La “griglia” dice costantemente se la rete funziona, se ci sono perdite o guasti, e i consumi diventano trasparenti.
RISULTATI Difficile da quantificare il risparmio se si sfruttasse meglio la rete, ma basta pensare solo alla convenienza per un singolo cittadino. Con l'autenticazione unica non si dovrà recare in Comune per chiedere un certificato (risparmio di benzina, carta e tempo). La Regione, sul tema, aveva approvato due progetti su mobilità ed e-learnig. «Per far fruttare meglio la fibra ottica, però, serve lungimiranza», conclude Fenu. Queste sono scelte i cui risultati non sono visibili e spendibili nell'immediato, ma offrono servizi nel medio periodo e opportunità per le generazioni future.
Annalisa Bernardini