Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Viale Monastir non deve chiudere»

Fonte: La Nuova Sardegna
8 gennaio 2009

GIOVEDÌ, 08 GENNAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Paolo Casu: «Trasformiamo una parte del vecchio mercato in fiera dell’agroalimentare» 



«La domanda di prodotti esiste e la città ne ha bisogno»




CAGLIARI. «Il mercato all’ingrosso di viale Monastir non deve chiudere: sarebbe un danno grave per la città», afferma Paolo Casu, indipendente del centrodestra e presidente della commissione consiliare alle Attività produttive. Secondo l’ultima delibera, la struttura dovrebbe cessare definitivamente la sua attività il 15 di gennaio. Per un mese, sino al 21 dicembre, i ventisette operatori rimasti avevano occupato il mercato per protesta contro lo sfratto seguito al non pagamento della triplicazione del canone, imposta dal Comune. Poi il sindaco Emilio Floris ha concesso che restassero sino al 15. Nel frattempo i vensette titolari dei box hanno trovato un locale alternativo in cui trasferirsi per creare un altro mercato all’ingrosso, che affiancherà quello privato di Sestu. In quest’ultima struttura si sono trasferiti la maggior parte dei precedenti operatori di viale Monastir (dove lavoravano un centinaio di commercianti). Gli operatori di viale Monastir chiedono, però, di posporre la chiusura definitiva del mercato per avere il tempo di sistemare il nuovo locale.
Da parte sua, Casu riprende la proposta che era stata votata dalla maggioranza della commissione consiliare alle Attività produttive: di trasformare una parte dell’area del mercato di viale Monastir in una fiera permanente dell’agroalimentare. «Come mai - afferma - la catena di ipermercati di “Nonna Isa” ha aperto un ingrosso dell’agroalimentare a Villacidro di quattromila metri quadrati? Se l’hanno fatto vuol dire che c’è il mercato. Non solo: “Nonna Isa” aveva acquistato due box a Sestu e ora ha aperto la nuova struttura a Villacidro». Per questo motivo, «perchè il mercato esiste - continua Casu - raccoglierò le firme per un documento che chieda e ribadisca la volontà di creare una fiera dell’argroalimentare in viale Monastir, come aveva già domandato una mozione sottoscritta da 26 consiglieri comunali».