Non è che una goccetta nell'oceano, però. Il disastrato bilancio dell'ospizio comunale di Terramaini ha provocato un micro-scontro in Consiglio comunale. Andando a spulciare le singole voci, si scopre che “la fornitura e la posa in opera” di due condizionatori d'aria è stata pagata 5.840 euro: iva inclusa, si spera. Non erano previste particolari difficoltà d'installazione che giustificassero un rialzo del prezzo. Dunque: circa seimila euro per due condizionatori d'aria. Poco, molto, troppo? Il top della Mitsubishi, che sarebbe la Ferrari del settore (classe A+++), prevede per il modello migliore 1.364 euro iva esclusa. Volendo andare al ribasso, un Riello viaggia appena sopra i mille euro. I più cari, a colpo d'occhio, sembrano essere i Daikin: arrivano a 1.800 euro tutto compreso. Da questi dati, raccolti a caso dalle pagine gialle, nasce urgente una domanda transideologica: a Terramaini come hanno fatto ad arrivare a quasi seimila euro? Rispondere a questo interrogativo, che non ha tessere di partito, consentirebbe di allontanare il sospetto che gli ospizi pubblici non siano posti per vecchi. Soprattutto se poveri (e senza aria condizionata).