Ecco cosa accadrà quando gli acquirenti e la società si incontreranno
Gli americani pronti a controllare i conti
La salvezza è in cassaforte, ma i tifosi rossoblù restano in ansia pensando al futuro. Massimo Cellino è sempre più “english”, tra un'esultanza a Elland Road e una foto con i supporters dello United, quel che si capisce poco è cosa ne sarà del Cagliari. Entro giugno dovrà essere risolto il nodo relativo all'iscrizione al prossimo campionato, indicando anche - e soprattutto - l'impianto in cui si giocheranno le partite in casa. Ma alla voce “stadio”, a oggi, c'è solo un grande punto interrogativo.
In una settimana Cagliari è stata travolta dal vento dell'Ovest, col fondo americano, rappresentato da Luca Silvestrone, che si è lanciato nel progetto stadio, con la benedizione del sindaco Zedda. Il manager, pochi giorni dopo, ha avviato i contatti per rilevare la maggioranza del Cagliari. Se da viale La Playa dovrà essere garantito il patrimonio dei calciatori, il fondo americano dovrà garantire la copertura finanziaria, una volta costituita la società che si occuperà dell'acquisto del Cagliari e del progetto stadio.
Entro due settimane, scatterà la due diligence . Verranno esaminati i conti del Cagliari, sia per quel che riguarda lo stato economico (i ricavi, costituiti soprattutto dai diritti tv, e i costi, dove la voce principale è quella legata agli ingaggi) e lo stato patrimoniale (la situazione di crediti e debiti). Se non dovessero esserci intoppi, il tutto potrebbe chiudersi entro metà maggio, come anticipato dallo stesso Silvestrone. E a quel punto, con l'atteso passaggio di proprietà, inizierà una nuova era per il Cagliari, dopo 22 anni di Cellino.
(al.m.)