Mezz'ora di tempo: è quanto concesso a ciascun gruppo consiliare per discutere il bilancio di previsione 2014, «il penultimo», è stato ricordato ieri in Aula, «prima del documento contabile che l'attuale amministrazione lascerà in eredità alla successiva». Il primo dei capigruppo intervenuti nella discussione è stato Enrico Lobina (Federazione della sinistra-Rossomori): «La prudenza del bilancio è uno dei tratti caratteristici dell'amministrazione. Da una parte, visto come si comportano gli altri Comuni, è una cosa positiva. Non vi è indebitamento. Dall'altra, c'è una crisi che colpisce, e forse quest'Aula neanche si rende conto quanto. Ci sarebbe bisogno di interventi straordinari». Critici Renato Serra (Udc), che ha affrontato diversi capitoli, e Antonello Floris (Centro Giovani-Patto per Cagliari), che si è soffermato sul tema delle imposte: «Bilancio di lacrime e sangue». Giovanni Dore (Sardegna Pulita): «La velocità della spesa dev'essere aumentata».