Contatto nella notte tra Cellino e il Fondo americano
Lunedì doveva essere il giorno del contatto e così è stato. Secondo il fuso orario di Massimo Cellino, come sempre. Le chiamate hanno trovato risposta a notte inoltrata. Una chiacchierata tra commercialisti, da una parte quello del Cagliari Calcio e dall'altra quello del fondo americano, per dare il via alla trattativa per l'acquisto del club rossoblù.
Da viale La Playa è stata confermata l'intenzione di Cellino di passare la mano, come già emerso nel primo faccia a faccia informale dello scorso fine gennaio, tra lo stesso presidente e Luca Silvestrone, il consulente che rappresenta il fondo americano. «In questi giorni», spiega lo stesso Silvestrone, «saranno proprio i tecnici delle due parti a parlare. Si dovranno scambiare le garanzie economiche e verrà preparato il terreno per la due diligence . Da qui a fine aprile si lavorerà per la fattibilità del passaggio di proprietà e, per evitare indiscrezioni che potrebbero essere dannose, il Cagliari e noi preferiamo agire nel massimo silenzio».
Due settimane per capire se il Cagliari avrà una proprietà a stelle e strisce: «Se andrà tutto per il meglio», spiega ancora Silvestrone «passeremo alla due diligence , il controllo dei conti, che sarà veloce, perché la società non ha debiti e non ci sarà bisogno di discutere anche con gli istituti di credito». Ancora nascosti i nomi degli interessati alla trattativa, «ma ai primi di maggio potremo essere più chiari e presentare la società, che nel frattempo si sarà costituita. E faremo la perizia per dire cosa verrà acquistato e i costi».
Il fondo americano, oltre alla squadra, sarebbe interessato anche al centro sportivo di Assemini, mentre terrebbe fuori dall'affare i terreni di Elmas e la sede di viale La Playa. A proposito di Assemini, Cellino, che resterà a Miami fino ai primi di maggio, in un'intervista alla Gazzetta ha avanzato l'ipotesi di un ritiro precampionato dello United nel centro sportivo. Silvestrone non commenta, ma ci tiene a precisare: «Smentisco ancora una volta che, dietro il fondo americano, ci sia Cellino».
Ora verrà messo il silenziatore all'operazione: «Ma puntiamo a chiudere entro metà o fine maggio». Anche perché incombono l'iscrizione al campionato e l'indicazione dello stadio in cui giocare: «Sappiamo che dovremo conciliare i tempi della trattativa per l'acquisto del Cagliari con quelli per la prossima stagione. Ma ce la faremo». E a proposito dell'operazione Sant'Elia: «Abbiamo dato la disponibilità a incontrare il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione, per esporre il nostro progetto. Vogliamo muoverci all'insegna della massima trasparenza, perché questa è un'operazione che riguarda la comunità e non deve diventare una battaglia politica».
Alberto Masu