COMUNE. L'avanzo va oltre il patto di stabilità: Pdl all'attacco del sindaco Zedda
Il Comune l'anno scorso ha prelevato 14 milioni e 655 mila euro di troppo dalle tasche dei cagliaritani. L'accusa è del gruppo consiliare del Pdl che ieri mattina, in Municipio, ha tenuto una conferenza stampa. «Soldi incamerati a forza di lacrime e sangue - puntualizza il capogruppo, Giuseppe Farris - e trattenuti inutilmente per due anni, in un momento in cui le famiglie sono in gravi difficoltà». Quei soldi, per i consiglieri azzurri, sarebbero dovuti essere redistribuiti ai cittadini, o impegnati per mitigare i tagli ai servizi sociali, o spesi per finanziare i cantieri archeologici o curare l'igiene urbana: tutto, ma non essere lasciati «inutilmente» in avanzo.
LE CARTE E I NUMERI La giornata dell'attacco alla Giunta e in particolare al sindaco Massimo Zedda, titolare della delega al Bilancio, non era scelta a caso: ieri cominciava in Consiglio la discussione sul bilancio preventivo 2014, il documento in cui l'amministrazione comunale stabilisce quanto e come intende spendere nell'anno in corso. Ma i dati contestati non sono contenuti in questo bilancio: lo saranno in quello consuntivo, che sarà approvato prevedibilmente il prossimo settembre. Giocando d'anticipo, il gruppo del Pdl ha fatto una richiesta di accesso agli atti, soddisfatta lo scorso 9 aprile dalla dirigente Franca Urru: il documento chiave, fra quelli ottenuti dai consiglieri di opposizione, è la certificazione digitale che il Comune ha trasmesso al ministero al ministero dell'Economia e delle finanze per la verifica sul rispetto del patto di stabilità. L'amministrazione cittadina fa sapere che nel 2013 le entrate sono state 281 milioni 754 mila euro e le spese 249 milioni 502 mila: la differenza, positiva è di 32 milioni 252 mila euro. Per il patto di stabilità non bisognava scendere sotto i 17 milioni 597 mila euro: il resto dell'avanzo, secondo il Pdl, è di troppo.
LE ACCUSE «Quante volte il sindaco Zedda ha ripetuto che i Comuni devono fare gli esattori per conto dello Stato, che i trasferimenti da Roma sono diminuiti e che è obbligatorio aumentare le imposte locali?», ha domandato Farris: «Bene, ora si vede che i soldi c'erano. E non sono stati spesi. Il tutto mentre, in tre anni, è raddoppiata la cifra che ogni cagliaritano (bambini inclusi) ha dato al Comune: da 586,93 euro pro capite del 2011 si è passati ai 1159,21 del 2014». Stefano Schirru, che parla di «amministrazione farlocca incapace di programmare», e Maurizio Porcelli, che denuncia i troppi scavi archeologici «allo sfascio», reclamano le dimissioni della Giunta. Contrario Anselmo Piras: «Farò di tutto perché amministrino fino alla fine. Cinque anni di Zedda vaccineranno a dovere la città».
Marco Noce