Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caparezza, il ritorno Esce il disco “Museica” dedicato alla creatività

Fonte: La Nuova Sardegna
16 aprile 2014


Il cantante pugliese chiuderà il suo tour in Sardegna
In concerto il 30 agosto all’Arena Sant’Elia di Cagliari

 

 


CAGLIARI Caparezza il ritorno. Un nuovo album e un tour che toccherà anche la Sardegna, il 30 agosto nell’arena Sant’Elia di Cagliari per l’organizzazione di Sem, tappa finale di un giro che prenderà il via il 13 giugno da Napoli (in prevendita nel circuito BoxOffice, tel. 070 657428). Il nuovo disco si intitola “Museica” ed uscirà il prossimo 22 aprile. «E’ un album dedicato al mondo dell'arte e parlo di quello che più mi mancherà quando morirò: la creatività». Così lo ha definito lo stesso Caparezza, ieri alla presentazione a Milano del suo sesto album. Registrato a Molfetta e mixato a Los Angeles, il nuovo lavoro da studio è il primo, fatta eccezione per il debutto che però era strettamente di genere hip hop, al quale il cantautore pugliese ha messo mano in prima persona sia come autore sia come produttore artistico. «L'album si muove tra due poli - racconta Caparezza - quello dell'arte e quello della violenza. Quando si subisce una violenza, intesa anche come inquietudine personale, si cerca di creare una realtà parallela che spesso si trasforma anche in arte». Composto da 19 brani, l'album è stato pensato dal cantautore pugliese («sono difficilmente catalogabile ma forse quella di cantautore è l'etichetta migliore») come una sorta di visita guidata all'interno di una galleria d'arte che va da “Avrai ragione tu (ritratto)” a “È tardi”con Michael Franti, passando per “Mica Van Gogh”, “Comunque dada” dedicata al suo movimento artistico preferito («perchè nato per sovvertire le regole acquisite»), “China town” e “Kitaro”. «Io sono felice quando sono sul palco - confessa il riccioluto cantautore di Molfetta - e quando sono in studio a comporre, perchè sono momenti estranei al semplice ciclo della vita. Non accetto certi dettami perchè li considero violenza». In scaletta, nel lavoro da studio, c'è anche il brano “Figli d'arte”. «Mi sono informato sulla storia di alcuni figli di artisti celebri e anche se siamo abituati a vederli come privilegiati perchè non fanno la gavetta e possono pubblicare i loro album con grossi investimenti, in realtà spesso la realtà è un'altra». Legata a Modigliani è invece la storia raccontata tra le righe di “Teste di Modi”. «È la vicenda dei tre ragazzi di Livorno che trent'anni fa hanno scolpito un falso Modigliani - spiega il cantautore - facendolo ritrovare e ingannando ventilati esperti di mezzo mondo. È stato un fatto importantissimo che spiega come funziona una certa critica e che dovrebbe essere studiato a scuola. Non ho voluto criticare la critica in quanto tale, ma un certo modo di farne uso».