personaggi sottratti (plasticamente) all'oblio
S ala da pranzo con sculture. Sul controbuffet i e sul tavolo, busti e libri e un vassoio d'argento sul centrino. E' questa immagine ad aprire il percorso della mostra dedicata all'Exmà, fino al 18 maggio, al lavoro e alla sapienza di Anna Cabras Brundo.
Accanto alla foto, un tavolino e un vaso giallo pieno di pennelli. In “Persone e Personaggi”, retrospettiva curata da Marta Cincotti col contributo della Fondazione Banco di Sardegna, il dato artistico non è mai disgiunto da quello personale. Si ripercorre un'epoca, nella Sala delle Volte. A cominciare da alcuni ritratti, bellissimo quello di Fannì Fanni, con molti volti femminili in posa classica. Uno dei primi modelli di Anna Cabras Brundo fu suo nonno Domenico Garbati. Aveva allora diciassette anni e l'impronta era già decisa, la somiglianza innegabile. La ragazza, nata a Cagliari nel 1919, era un'autodidatta apprezzata da Francesco Ciusa. Disegna, dipinge, alleva quattro figli e entra nel 1958 a far parte del combattivo, e innovativo, Studio 58. Curiosa delle tecniche, sperimenta acquarello, olio, gessetto, sanguigna, matita. Ultracinquantenne, più libera dagli impegni familiari, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia e a settant'anni suonati ha ancora l'energia per decorare con un bassorilievo la cripta di San Lucifero. Carriera sommessa, la sua. E oggi forse a rischio di dimenticanza, nonostante la quantità di opere prodotte. E' una sorta di memoria della città di Cagliari, la sfilata di busti posati all'Exmà sui pilastrini bianchi.
Riproducono le fattezze di sindaci emeriti: Ottone Bacaredda, Gavino Dessy Deliperi, Luigi Crespellani, Giuseppe Brotzu, Giuseppe Peretti, Paolo De Magistris. E politici come l'avvocato Cocco Ortu e Emilio Lussu. E i Papi pellegrini venuti in visita, Paolo VI e Giovanni Paolo II, e beati come Nicola da Gesturi, frate cercatore, e glorie sportive come Gigi Riva e Mario Siddi. Il titolo “Persone e Personaggi”, dice Marta Cincotti, è tratto da un libro di Nicola Valle. Amico carissimo di Anna e immortalato in questa galleria di gesso e creta assieme ai pittori Felice Melis Marini ed Eros Kara, al latinista Luigi Pitzalis.
Ognuno di loro, è accompagnato in catalogo e nelle didascalie da un testo che ne tratteggia la personalità. Maria Paola Masala rivela del Grand'Ufficiale al merito della Repubblica un particolare affettuoso e leggero: aveva una passione sfrenata per le scarpe. A Gianni Filippini il piacevole onere di commemorare Marcello Serra, la sua cultura e generosità. Anthony Muroni si sofferma sul gran rifiuto , da parte del Consiglio Comunale di Sassari , di dedicare nel 2012 al presidente Francesco Cossiga ormai defunto l'aula delle sedute dell'Assemblea Civica. Antonio Romagnino , scomparso tre anni fa, è definito dal suo ex allievo Franco Masala il Professore per antonomasia. «Prendete la nave per Civitavecchia», suggeriva ai suoi studenti lo scrittore sorridente che conosceva di Cagliari ogni angolo e vicolo ma pure spingeva a conoscere il mondo.
Gli altri contributi sono firmati da Gianluca Medas, Antonello Angioni, Gigi Porcella, Anna Peretti, Marinella Ferrai, Claudio Cugusi, Jacopo Cullin, Silvano Balloi, Raffaela Pitzalis, Giuseppina Cossu Pinna, Rita Cara.
Anna Cabras Brundo è scomparsa nel 2008. Così parlava di se stessa: «Ho avuto tanto, non mi lamento, però vorrei vivere in un ambiente più amabile». Una nota amara, forse riferibile alle difficoltà incontrate da una donna che mai ha scelto tra carriera e famiglia , in un'esistenza condotta con infaticabile impegno. L'arte per lei , che come ideale assoluto aveva Michelangelo , consisteva in «Meditazione, lavoro, preghiera. Colloquio sempre aperto, inno universale dai muti accordi vibranti fede, infinito». Sarebbe stata contenta, la sera dell'inaugurazione, di vedere tante persone radunate per renderle omaggio. Molti parenti, estimatori e discendenti delle Persone e dei Personaggi per sempre sottratti, plasticamente, all'oblio.
Alessandra Menesini