LA TRATTATIVA. Slittato forse a oggi il contatto tra Cellino e il Fondo interessato alla società
Il primo assalto al Cagliari da parte del fondo americano rappresentato da Luca Silvestrone è andato in bianco. Il consulente del gruppo Usa, che ha dovuto sbrigare anche alcune questioni legate al suo ruolo di vice coordinatore della Confedercontribuenti, ha cercato ieri sera di contattare telefonicamente Massimo Cellino. Inutilmente.
La fumata nera arriva dopo un lunedì di passione per i tifosi del Cagliari, che sono rimasti in attesa della lieta novella. Perché, messa la prima pietra per il progetto stadio, ora c'è da avviare concretamente anche la trattativa per l'acquisto della società, visto che i due progetti sono legati a doppio filo. E se Silvestrone si occupa principalmente della questione legata al progetto Sant'Elia, sul fronte societario lavora soprattutto uno dei commercialisti del gruppo a stelle e strisce, anch'egli presente ad Assemini, a fine gennaio, in occasione del primo faccia a faccia tra le parti. E quel primo contatto rende fiduciosi sul prosieguo della trattativa. In quella circostanza, infatti, Cellino aveva approfondito la serietà del gruppo rappresentato da Silvestrone, ricevendo le dovute garanzie.
Lo stesso patron è intenzionato a chiudere presto l'accordo, dopo aver avuto il tanto atteso via libera dalla Football League per l'acquisizione del 75% del Leeds. Per questo motivo, il contatto mancato ieri potrebbe aversi quest'oggi. I tempi, specie quelli legati all'iscrizione al prossimo campionato e allo stadio, sono strettissimi. Anche per questo motivo, nella giornata odierna potrebbe essere finalmente sollevato anche il velo che copre il gruppo americano pronto a sbarcare in Sardegna. Con la speranza che, giocando a carte scoperte, il futuro del Cagliari possa essere più chiaro.
Alberto Masu