Da Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Bolzano e Trento due proposte di emendamento delle disposizioni provvisorie del ddl di riforma del titolo V della Costituzione
A tutela della propria specialità, la Regione Sardegna ha sottoscritto, assieme a Sicilia, Friuli Venezia Giulia e alle Province autonome di Trento e Bolzano, due proposte di emendamento all'articolo 33 delle disposizioni provvisorie del ddl di riforma del titolo V della Costituzione in discussione in parlamento. Il primo emendamento - si legge dal sito agi.it - prevede che l'adeguamento degli statuti speciali alle nuove norme non possa avvenire in automatico ma "previa intesa" con le Regioni autonome, necessaria anche per qualsiasi modifica. Il secondo consentirebbe alle Regioni autonome anche su propria iniziativa e sempre "previa intesa" di esercitare su delega dello Stato la potestà legislativa anche per materie di esclusiva competenza statale.
"Stiamo attuando l'impegno di tutelare i nostri spazi di sovranità attuali e futuri", ha ribadito il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru che stamane, forte di un ordine del giorno unitario votato ieri dal Consiglio regionale, ha partecipato oggi al tavolo della Conferenza delle Regioni assieme all'assessore agli Affari generali e Riforme Gianmario Demuro. "Non ci sono riforme del Titolo V che possano farci cambiare idea su questo punto. La riforma in discussione in Parlamento, che al momento non si applica alle regioni speciali, non deve intaccare il patrimonio di democrazia autonomistica inciso nello statuto e nelle sue norme di attuazione".
"La specialità e' un valore costituzionale che dev'essere difeso e non puo' essere considerata un intollerabile privilegio", ha sottolineato Demuro. "Siamo contrari a una riforma che riporta allo Stato le scelte politiche piu' significative per la nostra regione. Noi vogliamo esercitare un'autonomia responsabile, quell'autonomia che rispecchia la nostra identita' di popolo"