Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Disabilità e integrazione sociale, più istruzione per vincere la sfida

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2014

Al convegno organizzato dallo Ierfop l'ex capo del Comitato paralimpico Luca Pancalli 

«L'istruzione salverà la società e soprattutto i disabili, altrimenti condannati all'esclusione». Così il preside dell'istituto Ierfop (unico ente di formazione in Europa per tutte le disabilità) Raffaele Farigu ha aperto ieri il convegno nazionale dall'eloquente titolo “Disabilità, istruzione, integrazione”, davanti a una folta platea nell'aula magna intitolata a Giovanna Salaris.
Ma il messaggio, «più sostegno e meno assistenza», appare tanto chiaro quanto disatteso da una macchina istituzionale che ancora tiene a casa, spesso senza alcuna formazione professionale, il 90 percento dei disabili dell'Isola (nel resto d'Italia l'88%, contro il 50% della Germania).
A rendere noti i dati è uno degli ospiti più attesi, Luca Pancalli, campione di pentathlon e presidente nazionale del Comitato Italiano Paralimpico: «Al di là dei numeri c'è il dramma di una mancata inclusione sociale, di un sistema che giudica le persone per le condizioni e non per le capacità». Ecco perché l'istruzione costituisce lo strumento più efficace per abbattere le barriere culturali, a cominciare da quella scolastica alla quale, solo in Sardegna, accedono attualmente 5135 ragazzi disabili (seguiti da tremila insegnanti). «Ma sono ancora poco integrati», ha detto l'ex direttore dell'Ufficio scolastico regionale Enrico Tocco, «perché sono spesso avulsi dalla vita di classe».
E dopo la scuola? Spesso c'è il nulla: «Il nostro auspicio», ha concluso Farigu, «è che la nuova giunta regionale realizzi un piano: solo così potremmo istruire i nostri allievi con la certezza che, dopo la formazione, arriverà un'occupazione».
Michela Seu