Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tra turismo e incuria

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2014


La cartellonistica sui siti culturali cittadini è abbandonata da tempo

 

Pannelli informativi dei monumenti: un disastro


 

Piazza San Cosimo: un ragazzo si avvicina alla chiesa di San Saturnino, non la conosce bene. Cerca qualche informazione, inizialmente non trova nulla. Poi nota, nascosto tra gli alberi, un cartellone marrone sulla quale c'è scritta la storia del monumento. Solo che una parte si è staccata, quindi è illeggibile.
È solo uno dei tanti pannelli informativi culturali della città. Quasi tutti sono in pessime condizioni. Mal tenuti, sbiaditi, spesso rotti e di conseguenza inutili. Un pessimo biglietto da visita per una città che in teoria dovrebbe puntare tutto o quasi sul turismo.
L'USURA La situazione è questa da ormai parecchi anni. A essere usurati sono soprattutto i cartelloni “marroni”, quelli che descrivono in poche righe il monumento in italiano e inglese. Le informazioni sono gradevoli, scritte bene, tradotte almeno in inglese. Ma non può bastare questo. Pessima la condizione del cartellone di fronte all'Exmà: è pieno di piccole spaccature, si legge ma si capisce subito il livello alto di usura. Chissà da quanto tempo è là senza neanche una minima manutenzione. Le spaccature sono invece profonde e ben visibili nel pannello informativo del cimitero monumentale di Bonaria. E, come se non bastasse, in alcune parti è coperto dal guano degli uccelli. Nel cartello a fianco, bianco, che propone un piccolo itinerario per i turisti (che va dall'Exmà al santuario di Bonaria) non si capisce per quale motivo le prime due tappe del percorso siano state coperte.
CENTRO STORICO Ai Giardini pubblici i cartelli posizionati prima dell'entrata sono in buone condizioni ed esaustivi. Peccato che, appena varcata la soglia dell'area verde, c'è n'è un altro molto grande dove sono contenute le regole da rispettare e gli orari di apertura e di chiusura: vecchio e sbiadito, una pessima pubblicità per una zona invece stupenda. A Castello, poi, è un dramma: in piazza Arsenale il pannello che un tempo era marrone adesso è diventato grigio. Stessa sorte per quello della Torre di San Pancrazio, dove però sotto ce n'è un altro di colore diverso in buone condizioni. Ma, allora: perché non togliere quello vecchio e rovinato?
All'Anfiteatro sono talmente usurati che in quello che descrive l'itinerario culturale della zona, la classica scritta “voi siete qui”, non è più di colore azzurro come un tempo, ma totalmente sbiadita. Forse la situazione peggiore è quella del Palazzo comunale. Definire quello all'angolo tra via Roma e il Largo un cartellone informativo, è arduo. Il simbolo della non curanza, così come quello del bastione Saint Remy.
CATTIVA PUBBLICITÀ Cagliari è una delle città favorite per essere scelta come Capitale europea della Cultura nel 2019. Un'opportunità che, va detto, il Comune sta cercando di sfruttare in tutti i modi. Da mesi sono tante le iniziative che si stanno organizzando per cercare di convincere la giuria che tutta la città sta facendo il massimo per meritare un riconoscimento che darebbe al capoluogo lustro a livello internazionale. Mostre itineranti, lavori pubblici, iniziative culturali di tutti i generi sono previste da qui ai prossimi mesi. Poi, però, ecco che si rischia la brutta figura per colpa di un dettaglio. Perché una città che sta facendo di tutto per essere nominata Capitale europea della Cultura, non può avere i cartelli informativi dei monumenti in queste condizioni.
Piercarlo Cicero