Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La carica dei nuovi cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2009

La statistica. Tanti gli arrivi dall'Asia. Tra gli italiani i laziali sono al primo posto

Mentre diminuiscono gli abitanti, aumentano gli stranieri

Dal 2000 a oggi sono cresciute a dismisura le comunità ucraine e rumene. I gruppi più numerosi sono quelli filippino e cinese.
Il calo prosegue inesorabile: se nel 1995 i cagliaritani erano 181.562, nel 2007 sono diventati 158.537. Un dato, però, è incoraggiante: la speranza di vita è aumentata. Nel 2000 era di poco superiore ai 75 anni, nel 2007 arriva quasi a 79 anni. Sono alcuni dei numeri resi noti dall'Annuario statistico 2007, pubblicato dal servizio Informatica e statistica del Comune.
GLI ITALIANI Cifre che servono anche a fare un identikit della popolazione che vive in città. E che forniscono risultati curiosi: i sardi purosangue che si sono trasferiti nel capoluogo sono 66.060. Rappresentano, non potrebbe essere altrimenti, la stragrande maggioranza degli italiani che vivono a Cagliari. Ma sono interessanti i dati dei cittadini provenienti da altre regioni: quella maggiormente rappresentata è il Lazio (2.502), seguita dalla Lombardia (1.954) e dal Piemonte; solo al quarto posto i campani (1.132) che precedono i siciliani (930). A Cagliari vivono, invece, appena trenta molisani: è la comunità meno rappresentata e precede quelle valdostana (35), lucana (48), trentina (145) e umbra (171).
GLI STRANIERI A impedire, almeno in parte, lo spopolamento della città l'arrivo di numerosi stranieri: nel 2007, quelli ufficialmente registrati erano 3.730. Un aumento costante negli anni: basti pensare che nel 2000 rappresentavano lo 0,92 per cento della popolazione mentre nel 2007 erano saliti al 2,35 per cento. Di questi, quasi la metà, esattamente 1.075, arriva dall'Asia (la percentuale, rispetto a tutti gli stranieri, è del 45,7 per cento); sono tanti anche gli africani (657 con una percentuale del 17,6 per cento), gli europei extra Ue (635, cioè il 17 per cento), i membri dell'Unione (603 e 16,2 per cento). Decisamente meno rappresentati i sudamericani (83 e 2,2 per cento), i nordamericani (42 e 1,1 per cento) e i nati in Oceania (5 e 0,1 per cento). Il primato dell'Asia è spiegato con il fatto che, nella graduatoria per nazioni, ai primi due posti, ci sono due paesi del continente, Filippine (780 residenti) e Cina (553). Al terzo posto, c'è il Senegal (505) che precede l'Ucraina (378) e la Romania (242). Proprio questi ultimi due paesi hanno registrato il maggior incremento di arrivi dal 2000 in poi: basti pensare che, in quell'anno, gli ucraini erano appena 8 mentre i rumeni erano 19. Nella graduatoria degli stati, al quinto posto c'è la Bosnia-Erzegovina (142), seguita dal Pakistan (138) e dal Bangladesh (112).
MARCELLO COCCO

06/01/2009