Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Cagliari è arrivato all’ultimo stadio

Fonte: La Nuova Sardegna
9 aprile 2014

Oggi l’incontro tra americani e Comune. Parla Silvestrone

di Roberto Muretto w

CAGLIARI Il futuro del Cagliari potrebbe essere deciso in questi giorni. Il gruppo americano rappresentato da Luca Silvestrone, oggi incontrerà il sindaco del capoluogo per parlare dello stadio. Il manager di Ravenna sarà accompagnato dai tecnici che hanno redatto il progetto per il Sant’Elia, che illustreranno tutti i dettagli. Silvestrone, sono in tanti a chiedersi chi c’è dietro di lei. Oppure è un segreto? « Non ci sono segreti. Al momento posso dire che rappresento un gruppo americano specializzato nella realizzazione di infrastrutture sportive. Tra qualche giorno sarà possibile fare anche i nomi». Ma siete interessati solo a rifare lo stadio o vi interessa anche il Cagliari Calcio? «L’operazione è congiunta. Abbiamo già incontrato il presidente Cellino nel periodo in cui stava trattando con gli arabi. Volevamo capire se davvero era interessato a vendere la società. A noi è sembrato orientato a lasciare e le dichiarazioni fatte in questi giorni lo confermano. Comprare il Cagliari è un buon affare perchè è una società con i conti a posto. Ma il valore è da valutare». Si spieghi meglio. «Bisogna capire se Cellino è disposto a vendere anche le unità immobiliare della società. Mi riferisco al centro sportivo di Assemini, alla sede del club e ai terreni di Elmas. Il discorso va approfondito». Lo sa che sono in tanti a pensare che a voi interessa solo il business dello stadio? «Guardi, se non ci fosse stato l’intervento del consigliere comunale Farris, la cosa non sarebbe stata resa pubblica. A noi non interessa farci pubblicità, ci piace parlare di cose concrete. E quello che presentiamo al sindaco è un progetto moderno, che rispetta le regole imposta dal bando. Vi dico anche che quando abbiamo parlato con Cellino gli abbiano detto che se riceveva una buona offerta poteva prenderla in considerazione. Noi compriamo il Cagliari solo se troviamo l’accordo col Comune per rifare lo stadio». E se trovate l’accordo col Comune e poi Cellino non vende più la società? «A questa domanda preferiscono non rispondere, lo faranno altri al mio posto se dovesse succedere. Ripeto, le due operazioni sono congiunte, questo è il mandato che ho ricevuto dal gruppo che ha deciso di fare degli investimenti in Europa e ha scelto Cagliari». Quanto milioni servono per rifare lo stadio? «Non è un problema. Il Comune di Cagliari non ci mette nemmeno un euro. Naturalmente dovremo stipulare una convenzione di un certo numero di anni per consentirci di rientrare dall’investimento». I tempi? «Il progetto è pronto. Ora la palla passa al sindaco Zedda. Se la nostra proposta verrà accolta, comincerà l’iter burocratico. Speriamo sia breve, anche chi amministra la città sa che il tempo stringe». Quanti mesi servono per rendere il Sant’Elia agibile? «Rappresento un gruppo specializzato in questi lavori. Vedrete che tutto sarà realizzato in tempi ragionevoli».