Time in jazz » il programma
Nelle chiesette di campagna e a Berchidda concerti dal 9 al 16 agosto In arrivo Holland, Mulatu Astatke, Sosa, Bosso ed Elina Duni
di Walter Porcedda w
CAGLIARI Dave Holland, il carismatico contrabbassista inglese (suonò con Miles Davis in “A Silent way” e “Bitches-Brew”) che lo scorso anno ha celebrato i suoi quaranta anni di band leader, il formidabile Mulatu Astake, pezzo da novanta della scena africana, gioiello della rassegna di Dromos di pochi anni fa. E poi Fabrizio Bosso, Omar Sosa, il ritorno della Brass Bang di Fresu con Petrella e Bernstein e la rivelazione di Elina Duni bella cantante jazz dall’Albania emersa di recente grazie a un bellissimo disco Ecm (“Matane Malit”). Queste le eccellenze della ventisettesima edizione di “Time in jazz”, a Berchidda e dintorni dal 9 al 16 agosto (più appendice sassarese il 17 e 18) con il consueto corollario di appuntamenti nel territorio di quindici paesi, nelle chiesette di campagna e nei luoghi di natura, tra Logudoro e Gallura. Mai come stavolta alle prese con un tema in sintonia assoluta con quella che è la maggiore manifestazione musicale del Nord Sardegna. Cioè i “piedi”. Lo rivendica il direttore artistico e “patron” della rassegna, il trombettista Paolo Fresu che, come ogni anno alla ricerca di un tema attorno al quale costruire il programma, si è soffermato proprio su quello che è nello spirito un po’ ecologista di “Time in jazz” e richiama la voglia di muoversi e andare per i campi e i boschi in cerca di un rapporto diverso con la natura. Cita Frédéric Gros, autore di “Andare a piedi” (dice: «è pur vero che, una volta in piedi, l’uomo non sa star fermo») per dire che “il piede” tema prescelto diventa «non solo la traccia del nostro passaggio ma la molla che dà la spinta necessaria per spiccare il salto verso l’ignoto. Per librarci nell’aria o immergerci nel mare della conoscenza». Fresu dixit. E comunque su questa linea si è orientata sia la scaletta dei concerti come il programma dei film selezionato da Gianfranco Cabiddu ele mostre di arte contemporanee curate dal Pav di Giannella Demuro e Antonello Fresu il cui programma sarà reso noto più avanti. I primi appuntamenti sono legati al mare. Il via il 9 da Posada dove Fabrizio Bosso alla tromba e il pianista Julian Mazzariello presentano “Shuffle”. A Budoni, nella pineta, il violoncellista Leonardo Sapere e i ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo mettono in scena “Tango sottile”. E il mare fa da cornice anche al tradizionale viaggio sul traghetto della Sardinia Ferries da Livorno a Golfo Aranci. Qui l’incontro sarà tra lo scrittore Erri De Luca e la musica di Ezio Bosso. Il 10 da non perdere il set di Elina Duni a Loiri Porto San Paolo . L’11 nel castello dei Doria di Chiaramonti attenzione al duo di Nico Gori e Alessandro Lanzoni miglior talento dell’anno per “Top jazz”. Al Centro Laber di Berchidda la sera “Sonata di mare” e le musiche di Rosario Bonaccorso che propone un viaggio tra Sardegna, Brasile e Corsica. Segue “7 modi” di Stefano Cocco Cantini con un ensemble di musicisti trai quali spicca il grande Antonello Salis. Il 12 si parte da Bortigiadas (ore 11) con “Voce di vento” a cura del Bargajazz ensemble (featuring il trombettista Marco Tamburini)e il gruppo vocale A Cumpagnia. Solo del pianista cubano Omar Sosa a Sant’Antonio di Gallura. In piazza del Popolo da non perdere Mulatu Astatke. Più tardi al Laber il consueto concerto dei borsisti dei Seminari di Nuoro. Il 13 alle 21, si apre con la Brass Bang e poi Omar Sosa e Urban tap dancers (interviene anche Luigi Lai alle launeddas). Il 14 è la volta del trio di Dave Holland . Al mattino set di Monica Demuru e Mangalavite (Tula). Chiude la banda “Demuro” con Fresu e Petrella. Il 15, torna la Brass Bang a Santa Caterina (ore 11). Alle 13,30 il classico pranzo berchiddese a San Michele dove si prosegue con una serata di canto a chitarra e organetto, curata da Fabio Calzia con Daniele Giallara, Carlo Boeddu, Gianmichele Lai e lo stesso Calzia. Alle 21 in piazza del Popolo c’è “Futbòl” con Servillo, Girotto e Mangalavite. Festa finale con la Fanfara di Tirana e i Trasglobal Underground. Il 16 presentazioni varie di libri ed etichette di vino ad hoc per “Time in jazz”.