Retrospettiva
P ippo Pentola, Carolina, Arturino, sono solo alcuni dei personaggi disegnati da Ennio Zedda che nel 1910 da Macomer approdò a Cagliari sino a diventare uno degli illustratori per bambini più importanti del panorama nazionale. Una mostra (Civico di Castello a cura di Arteficio, sino al 11 maggio, orari 10- 13 e 17-20, biglietto 3 euro) ripercorre con una bella processione di fumetti (dal Balilla, a Carolina, sino al Lunedì dell'Unione) i 40 anni di attività di questo caricaturista acuto che si firmava Zezè.
Nel capoluogo esordisce su alcuni satirici e poi i cartelloni per la Gelateria Marcello, per la filiale della Fiat, per Costa Marras, dove si impegnerà anche come figurinista e allestitore. A 20 anni quando l'ambiente cagliaritano inizia a stargli stretto si trasferisce a Roma dove lavora in campo editoriale e le sue immagini cominciano a farsi conoscere nei circuiti che contano. È accanto ai più importanti protagonisti dell'illustrazione e della caricatura taliana che Zezè inizia a collaborare, sino al Giornalino quando la stampa cattolica soppianta quella di Regime. Con alcune fondamentali costanti nelle sue illustrazioni: colore, stilizzazione, geometrismo, pagine a vignette con sei o otto illustrazioni riquadrate che sormontano i dialoghi. Storie con conditi sottintesi spesso per indurre scoppiettanti risate anche durante i tragici momenti della Grande Guerra quando con la sua matita trasforma la bomba atomica in bomba comica.
Maria Dolores Picciau