La sfida europea per ciclisti urbani. Tra le città italiane anche Roma, L'Aquila e Cagliari: l'European Cycling Challenge dice sì alla bici in città. [Lara De Angelis]
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di Lara De Angelis
Avete una bicicletta ma è ad arrugginire in cantina? Pedalate ogni mattina per andare a lavoro? Vorreste spostarvi a impatto zero ma usare la bici nel traffico vi spaventa? Bene, perché quale che sia il vostro caso l'invito è per tutti lo stesso: sa-lire in sella e pedalare. Sta per iniziare l'European Cycling Challenge 2014 - la sfida in bici tra città europee per incentivare la mobilità ciclabile - e dal 1° al 31 maggio le città iscritte si sfideranno in una terza edizione che per adesioni ha superato qualsiasi aspettativa. A confermarlo è il Comune di Bologna, che con la sua Agenzia per la Mobilità SRM organizza la manifestazione dal 2012: "Siamo sorpresi dal numero delle città che parteciperanno quest'anno - spiega il project manager Giuseppe Liguori - anche perché cambiare le abitudini dei cittadini sulla mobilità non è facile. Crediamo che questa sfida rappresenti un buon incentivo".
Le città in gara per questa edizione 2014 son ben 30 - tra le nuove iscritte anche Oslo, Bruges, Bristol, Cagliari, L'Aquila - in tutto più del doppio rispetto alla scorsa edizione e cinque volte tanto la prima del 2012. Tra queste spicca la presenza di Roma, iscritta in ultima battuta dal sindaco Marino dopo aver accolto la lettera-appello della campagna #romapedaladipiù a firma di molti ciclisti e movimenti urbani delusi, sullo scadere del tempo utile al 28 febbraio, dalla mancata adesione del "sindaco in bici". "Tenevamo molto alla partecipazione della città di Roma - sottolinea Giuseppe Liguori - averla in gara significa aver aggiunto un'importante capitale e poter contare sul gran numero dei suoi abitanti".
Tenersi pronti quindi per un mese da scandire a ritmo di pedale e l'obiettivo per tutti è percorrere più chilometri possibile. Ogni città ha la sua squadra composta da pe-dalatori abituali o occasionali, e che siano veloci o zen non conta, l'importante è che abbiano attivato l'applicazione gratuita per smartphone Endomondo, che con sistema via GPS calcolerà e accumulerà in tempo reale i km di ciascuno così da sommarli a quelli della propria squadra. Importante per il risultato finale sarà il coinvolgimento che ogni comune, associazione o sito riuscirà a suscitare, per questo gli organizzatori consigliano di mettere in calendario anche appuntamenti come ciclo-passeggiate, gare a circuito urbano, pedalate sotto la luna. Tutte iniziative da giocare sul passaparola dei social network, e con l'hashtag ufficiale della manifestazione - #ECC2014 - sarà possibile confrontarsi e tenersi informati. La città vincitrice verrà premiata con iniziative promosse dal proprio comune.
Divertimento assicurato dunque, ma la vera sfida di questa competizione si gioca soprattutto nella diffusione di un messaggio a favore di una politica della mobilità al-ternativa e sostenibile. Perché se è vero che modelli come quello della Danimarca e dell'Olanda - dove il 75% della popolazione usa la bici per 12 mesi l'anno - sembrino al momento irraggiungibili, è pur vero che per quei spostamenti tra i 3 e i 5 km, che costituiscono la metà di tutti gli spostamenti che gli italiani percorrono in macchina ogni giorno, la bicicletta può rappresentare un valido e possibile mezzo sostitutivo. E a guadagnarci non sarebbe solo la qualità dell'aria, la spesa economica e la salute ma anche l'umore, perché come assicura il ciclosofico francese Didier Tronchet "nessuna delle nostre piccole sofferenze resiste a un buon colpo di pedale".