Recital con letture di opere letterarie, ma anche di relazioni tecniche come se si fosse a teatro. E poi canti e il suono del sax. Tutto per ribadire il no al multipiano sotto le mura. Interrogazione a Palazzo Madama del senatore 5 Stelle Cotti
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Recital con letture di opere letterarie, ma anche di relazioni tecniche come se si fosse a teatro. E poi canti e il suono del sax. Tutto per ribadire il no al progetto del parco parcheggio di via del Cammino Nuovo.
Il "flash mob" è cominciato alle 19: ad assistere al piccolo spettacolo, nonostante il maltempo, c'erano circa cento persone. La rappresentazione è continuata con tutti i partecipanti che sono corsi a sorreggere simbolicamente le mura.
Intanto il no al progetto del parco-parcheggio è arrivato in Parlamento. Il senatore del Movimento 5 Stelle, Roberto Cotti, ha depositato oggi a Palazzo Madama una interrogazione rivolta al ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini Il documento è sottoscritto da altri undici parlamentari del M5S.
Obiettivo: impedire che il piano da circa 300 parcheggi sotto le mura di Castello vada avanti.
Gli argomenti sono quelli sollevati da mesi da comitati e ambientalisti: Cotti contesta innanzitutto l'opportunità di realizzare l'opera. "Francamente - spiega - non se ne sentiva la necessità, anche perché alla fine i parcheggi saranno meno di quelli attuali e la struttura che si vorrebbe realizzare resterà in grande parte vuota, come già dimostrato dalle esperienze pregresse".
Poi il parlamentare ribadisce le questioni "paesaggio" e "storia". "Si vorrebbe intervenire - aggiunge – su un'area dichiarata a "rischio idrogeologico medio alto e rischio archeologico", su un tessuto storico, monumentale e paesaggistico prezioso e fragile, in prossimità della Torre dell'Elefante, con implicanze sul profilo di uno dei luoghi più rilevanti di Cagliari".
"Le mura di Cagliari, tra le ultime testimonianze di cinte fortificate del Mediterraneo - conclude Cotti -, devono essere diversamente conservate e valorizzate nel loro contesto, rese fruibili nella loro interezza, certo, ma senza metterne a rischio l'esistenza con parcheggi multipiano, opere inutili e faraoniche, invasive, pericolose e contraddittorie. Soprattutto se rapportate alla candidatura della città di Cagliari a Capitale europea della cultura. Così facendo, dopo il danno arriverebbe, inesorabile, anche la beffa".