CAMMINO NUOVO. Nuovo flash mob. I grillini: si ascoltino i cittadini
Il Movimento Cinque stelle abbraccia le mura di Castello per contestare il progetto del multipiano in via Cammino Nuovo. Anche il senatore Roberto Cotti e la deputata Emanuela Corda ieri hanno partecipato a una manifestazione contro l'intervento sotto il Bastione Santa Croce. Ma l'opposizione dei grillini ha portato il caso anche in Parlamento con undici senatori che hanno sottoscritto l'interrogazione presentata da Cotti per chiedere al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini di «verificare la correttezza del procedimento avviato dall'amministrazione comunale di Cagliari». La Giunta Zedda ha ripreso in mano e modificato il progetto per realizzare un parcheggio sotterraneo a ridosso delle mura pisane del Bastione Santa Croce, sostituendo l'attuale area di sosta con un'area verde.
APPALTO «In questo stratificato e delicatissimo contesto è stata più volte avanzata l'ipotesi di costruire un parcheggio sotterraneo, che ora, nonostante non abbia mai goduto dell'apprezzamento dei cittadini, il sindaco Zedda vorrebbe trasformare in realtà consolidata attraverso un appalto integrato multimilionario», attacca il senatore Cotti. «Non se ne sentiva la necessità, anche perché i parcheggi saranno meno di quelli attuali e la struttura che si vorrebbe realizzare resterà in parte vuota, come già dimostrato dalle esperienze pregresse».
SIT IN Ieri un centinaio di persone ha manifestato contro l'intervento sotto Castello. Prima un gruppo di attori ha letto brani che celebravano la bellezza del centro storico cagliaritano poi, accompagnati dalle note di un sassofono, i manifestanti si sono schierati lungo il muro per reggere simbolicamente il Bastione. «Senza la assoluta certezza che i lavori non danneggino Castello e il centro storico non si deve muovere una pietra», ha commentato la deputata Emanuela Corda, «è un progetto che può essere pericoloso: cittadini e comitati vanno ascoltati».
FLASH MOB Roberta Sanna, che vive a Castello, si è spulciata tutte le carte e per contrastare il progetto ha organizzato il flash mob. «Leggendo tutta la documentazione tecnica si vedono bene i rischi a cui si va incontro. È evidente che si tratta di un intervento pericoloso e non capisco come la realizzazione di un parcheggio al posto di un parcheggio possa portare a scelte così pericolose: non è un intervento fondamentale, lo è solo quello della messa in sicurezza delle mura».
Marcello Zasso