SANT'ELIA. Il marito: «Vorremmo una casa al piano terra»
La finestra con panorama sul Golfo di Cagliari è l'unico contatto con il mondo esterno. Da sette anni Maria Laura Cordeddu, 53 anni, è prigioniera in dieci metri quadrati: la stanza dell'appartamento dove vive con il marito e i quattro figli, al nono piano di piazza Vasco da Gama a Sant'Elia, è la sua cella. Costretta a letto da una serie infinita di patologie, ha raggiunto un peso di duecento chili: anche su una carrozzella sarebbe in trappola perché non passerebbe dalla porta della camera, dall'andito e non potrebbe salire sull'ascensore.
IL MARITO «Voglio dare a mia moglie», è l'appello del marito, Santino Pireddu, «la speranza di poter fare un giro all'aria aperta». La richiesta è semplice, ma allo stesso tempo terribilmente complicata: «Vorremmo una casa al piano terra. Anche non a Cagliari. Ho chiesto la mobilità da cinque anni. Tutti i tentativi che ho fatto sono naufragati. Ora mia moglie non può nemmeno essere trasportata in ospedale. Vigili del fuoco e 118 ci hanno già avvisato. Se dovesse accadere qualcosa di irreparabile di chi sarà la responsabilità?».
LA MALATTIA La famiglia Pireddu vive in questa casa, ex Iacp ora Area, dal 1990. Dal 2005 la situazione di salute di Maria Laura peggiora: scompensi di ogni tipo, medicinali e la malattia che la obbliga a letto per molti mesi fanno aumentare il peso. Due anni dopo la cameretta diventa la sua prigione: ventiquattro ore su ventiquattro. Fa tutto tra queste quattro pareti, seguita con amore e tanti sacrifici dal marito e dai figli. L'ultima volta che ha visto il mondo esterno, nel 2007. Per portarla fino all'ambulanza sono servite otto persone: su una sedia l'hanno trasportata nell'andito fino all'ascensore e poi sul mezzo di soccorso che l'ha accompagnata in ospedale. Un mese di rianimazione. «Il Signore», dice quasi in lacrime Santino Pireddu, «ci ha aiutato ed è tornata a casa».
L'ASSISTENZA Il sistema di assistenza domiciliare funziona: «Mia moglie è seguita, non le manca nulla. Ci serve un'altra casa, dove non ci siano barriere agli eventuali movimenti di una carrozzella. Siamo pronti anche a lasciare Sant'Elia». Accanto al letto di Maria Laura le immagini sacre di Padre Pio. «Speriamo in un miracolo».
Matteo Vercelli