«Mai più deve accadere, come è successo a Olbia lo scorso novembre ma anche a Capoterra nel 2008, che una persona con disabilità perda la vita nella propria abitazione a causa dei ritardi dei soccorsi in caso di alluvione». Pierluigi Mannino, consigliere comunale di “Patto per Cagliari”, parte da qui per spiegare il nuovo piano di evacuazione per disabili, presentato con una mozione e votato all'unanimità dal Consiglio. «Il Comune dovrà fare un censimento dei disabili che vivono in città, in modo tale che in caso di calamità naturali, siamo perfettamente in grado di evitare che una persona disabile muoia nella propria abitazione aspettando l'arrivo dei soccorsi», spiega Mannino. Comune, Asl e Protezione civile, adesso, si riuniranno intorno a un tavolo per censire il numero delle persone disabili, le loro abitazioni, le condizioni in cui vivono e varare un piano che assicuri, in caso di eventi legati a calamità naturali, gli aiuti nel miglior modo possibile. «Soltanto se si conoscono le esigenze delle persone, siamo in grado di aiutarle», sottolinea. Ecco perché, per esempio, anche sapere se in una determinata abitazione esiste un ascensore, diventa un particolare fondamentale per la gestione dei soccorsi. «Ormai gli esperti ci diconodicono che, purtroppo, le alluvioni sono eventi che si ripeteranno con sempre maggiore frequenza», conclude l'esponente di “Patto per Cagliari”, «e purtroppo anche la città, ogni volta che piove in maniera considerevole, rischia di trasformarsi in una trappola per le persone più fragili e deboli». (ma.mad.)