Dopo l'esclusione decisa dal Tar l'ex sovrintendente vuole essere reintegrata
Chiede i danni e di essere reintegrata. Teatro lirico, il melodramma continua: l'ex sovrintendente Marcella Crivellenti ha impugnato il “provvedimento di risoluzione del rapporto di lavoro” con la Fondazione annunciato il 27 gennaio. La manager (42 anni, nata a Bari, residente a Roma, casa in città) ritiene la comunicazione da lei ricevuta il 29 gennaio scorso “illegittima e conseguentemente inefficace, nulla e annullabile”.
LA NOMINA Crivellenti era stata nominata sovrintendente dal Consiglio di amministrazione del Teatro lirico il 18 dicembre 2012: in seguito a due ricorsi, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) l'autunno scorso aveva annullato la scelta, spianando successivamente la strada per il ritorno al Teatro di via Sant'Alenixedda al maestro Mauro Meli. A conclusione di un'indagine giudiziaria per abuso d'ufficio, il pm Giangiacomo Pilia due settimane fa ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Massimo Zedda dopo la nomina a sovrintendente di Marcella Crivellenti e per il mancato insediamento di Giorgio Baggiani nel Consiglio di amministrazione della Fondazione, predieduto dal sindaco.
LA RICHIESTA L'ex sovrintendente ora torna alla carica. «Vi invito immediatamente», scrive ai membri della Fondazione, «a disporre la mia reintegrazione nelle mansioni e nella retribuzione assegnate e godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro e al contempo, reitero la messa a disposizione della mia prestazione lavorativa». La manager chiede «il risarcimento dei danni conseguenti alla risoluzione» ma anche i contributi e le retribuzioni «non percepiti e dovuti, connessi all'incarico conferitormi e all'attività lavorativa svolta».
IL CDA Del nuovo fronte aperto dall'ex sovrintendente si occuperà oggi il Consiglio di amministrazione, già convocato con tre punti all'ordine del giorno: le nomine del direttore amministrativo, del vicepresidente e del direttore artistico. Il direttore amministrativo deve affrontare e risolvere una serie di vertenze pendenti. Il vicepresidente dovrebbe essere scelto da una terna che comprenderebbe i consiglieri Gualtiero Cualbu, Giorgio Baggiani e Maurizio Porcelli, mentre la carica di direttore artistico è stata rivendicata dal sovrintendente Mauro Meli. Il compenso per la direzione artistica - come annunciato dal presidente della Fondazione - dovrà essere improntato al risparmio. Cifra inferiore, quindi, ai novantamila euro percepiti da Marcella Crivellenti.
Pietro Picciau