Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Regionali, in corsa cinque assessori di Floris

Fonte: La Nuova Sardegna
7 gennaio 2009

MARTEDÌ, 06 GENNAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Dal Comune 16 concorrenti per le prossime elezioni L’opposizione: non bloccate i lavori del Consiglio




CAGLIARI. Consiglieri e assessori vorrebbero trasferirsi armi e bagagli nel palazzo più importante di via Roma: quello della Regione. Il Comune di Cagliari sembra essere diventato determinante per il nuovo corso del governo della Sardegna. Innanzi tutto c’è il candidato del centrodestra alla presidenza, l’assessore alle Finanze Ugo Cappellacci. Poi ci sono altri quattro assessori della Giunta di Emilio Floris che aspirano a sedere in consiglio regionale: Paolo Carta (Attività produttive), Daniela Noli (Decentramento), Giorgio Pellegrini (Cultura) ed Edoardo Usai (Pubblica istruzione).
Carta (Udc) aveva già corso alle regionali nella precedente elezione (e riportato un risultato apprezzabile), Usai (An) è già stato seduto nell’altra assemblea di via Roma, Noli (del gruppo di Carlo Sanjust, Forza Italia) potrebbe, e aspira, a essere presente all’interno del listino del candidato presidente Cappellacci. Ma per un posto in questo elenco (i cui componenti possono entrare in Consiglio solo con la vittoria dello schieramento) pare ci sia anche la concorrenza di Ada Lai, funzionario dirigente del Comune e operatrice culturale vicina al sindaco Floris. Tra i possibili nomi del listino potrebbe esserci pure quello di Pellegrini, anche lui come tecnico.
A questo punto, però, si apre un altro discorso: quello delle deleghe degli assessori. Il candidato presidente del centrodestra, dal 31, ha presentato al primo cittadino le sue dimissioni, ma queste sono ancora sulla scrivania del sindaco. Cappellacci, infatti, è l’unico tra i vari candidati della Giunta comunale a essere eletto in ogni caso: sia che divenga governatore, sia che venga battuto da Renato Soru (il contendente del centrosinistra). Il che significa che la sua sostituzione è obbligata. Ma considerando l’importanza della poltrona (Programmazione e finanze) la scelta di un nuovo nome non è facile. E non è affatto detto che il sindaco lo faccia subito. Anzi: preferirebbe avocare a sè la carica sino al risultato delle elezioni. Si tratta di un ruolo troppo importante e tale da poter risentire del risultato finale.
In teoria gli altri assessori-candidati potrebbero non dare le dimissioni sino all’esito elettorale. In rapporto al ruolo di componente dell’esecutivo municipale, quello di consigliere regionale è incompatibile ma non si è ineleggibili. Gli assessori, se eletti, potrebbero scegliere. Il problema si era già posto nelle precedenti regionali. Allora il sindaco Floris avrebbe anche non chiesto le dimissioni degli assessori-candidati se non avesse avuto una domanda in tal senso da parte di diciotto consiglieri. Ma ora, probabilmente, inviterà a dimettersi con la presentazione delle liste. E anche in questo caso terrà per sè le varie deleghe in attesa del risultato: per poi rinominare gli assessori non eletti.
L’opposizione, però, non è d’accordo è promette battaglia: «Questo è un modo per bloccare l’attività del Consiglio - hanno lamentato Ninni Depau e Andrea Scano, del Pd - non è l’assemblea municipale che non deve disturbare le elezioni, ma sono queste ultime che non devono interferire col lavoro del Consiglio. In questi ultimi mesi abbiamo assistito a una Giunta e a un sindaco del tutto assenti. Sarebbe scandoloso se si proseguisse soltanto con le attività di routine».
Oltre ai 5 assessori vi sono anche altri quattro consiglieri del centrodestra che aspirano a un posto in Regione: Alessio Mereu (Riformatori, presidente della commissione ai Lavori pubblici), Ugo Storelli (capo gruppo di Forza Italia), Edoardo Tocco (Forza Italia, responsabile della commissione ai Servizi tecnologici) ed Ettore Businco (Udc, già assessore comunale allo Sport e consigliere regionale).
Numerosi gli aspiranti anche nel centrosinistra: Lorenzo Cozzolino (Pd, preveniente dall’anima della Margherita, già candidato con un risultato apprezzabile nelle ultime regionali), Claudio Cugusi (Pd, eletto a suo tempo nelle liste di Rifondazione, oggi rappresenta un settore sardista del partito di Veltroni) e Marco Espa (Pd, area Margherita vicina al presidente Soru: è anche consigliere regionale uscente). Poi dovrebbe essere candidato anche Radhouan Ben Amara (Comunisti italiani, vice presidente della commissione consiliare alla Cultura). Ma nel centrosinistra potranno esservene anche altri a seconda di come si metterà il quadro delle alleanze. Claudia Zuncheddu (Psd’az), ad esempio, critica l’avvicinamento del suo partito al centrodestra e, se verrà creata una lista sardista pro Soru, si candiderà. Lo stesso dicasi per i socialisti: non è da escludersi che Raimondo Perra sia presente nella competizione. Idem per Massimo Zedda (Sinistra democratica).
In tutto, tra assessori e consiglieri, l’esercito dei candidati potrebbe raggiungere il numero di sedici persone.