VIALE MARCONI. Roberto Aprile, 64 anni, vittima della crisi
 

Un'altra vittima della crisi, una storia come tante, che, ormai, quasi non stupisce più. In viale Marconi, di fronte alla sede dei Vigili del Fuoco, nascosta tra piante ed erbacce, c'è una vecchia Fiat 600. Da tre anni è la dimora fissa di Roberto Aprile. «Non ce la faccio più a vivere in questo modo», dice.
Non è un barbone, Aprile, ma un uomo onesto di 64 anni che prima di perdere lavoro e dignità pagava regolarmente le tasse.
Si tratta, come purtroppo sempre più ce ne sono, di una storia estrema ma non insolita, la sua. Fino al 2011 viveva a Milano dove lavorava come operaio specializzato nell'edilizia. Una vita come tante, dunque.
«I guai sono cominciati lì, quando ho perso il lavoro», spiega. Quindi, la decisione di trasferirsi a Cagliari per amore «e vivere con una donna con cui avevo una relazione da 20 anni».
La difficoltà di trovare un lavoro, all'inizio, la relazione che si sfascia, poi, e in poco tempo il sogno di vivere una nuova vita in Sardegna si è trasformato in un incubo.
«Mangio alla mensa del Buon Pastore, ho la residenza alla Caritas di viale Fra Ignazio, ma preferisco dormire in macchina piuttosto che stare lì. Qualcuno mi aiuti».
I Servizi sociali del Comune gli danno una mano versandogli un sussidio di povertà. «I soldi arrivano a singhiozzo», spiega, «da due mesi non arrivano più e l'anno scorso sono rimasto anche sei mesi senza un euro. Qualcuno mi aiuti, vi prego, prima che impazzisca. Se i Servizi sociali non mi danno il sussidio di povertà, non ho nemmeno la possibilità di pagare le medicine che sono costretto a prendere». (ma.mad.)