Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Beppe Pisanu lancia il candidato Cappellacci

Fonte: La Nuova Sardegna
7 gennaio 2009

MERCOLEDÌ, 07 GENNAIO 2009

Pagina 2 - Fatto del giorno



«Tocca a lui liberare l’isola dai vincoli in cui è stata imprigionata in questi anni»



Il presidente dell’Antimafia: «Dobbiamo affrontare questa realtà difficile con l’ottimismo della volontà»

DALL’INVIATO GIAMPIERO COCCO

CALANGIANUS. Ugo Cappellacci sceglie il confronto a distanza, non cita mai il suo avversario e si emoziona nell’affrontare «da vero sardo di Iglesias, da più generazioni», i temi caldi della “bruciante” campagna elettorale. A presentare il candidato governatore della casa delle libertà è stato Beppe Pisanu nell’ex convento benedettino zeppo di candidati, imprenditori, sindaci e cittadini.
«Ringrazio il sindaco di calangianus Antonio Scano per l’invito - ha detto Cappellacci - e per avermi fatto toccare con mano la gravità di una crisi economica che colpisce non soltanto i settori vitali dell’economia locale, come quello del sughero, ma anche le famiglie, con tante mamme che chiedono il ticket per poter dare un pasto ai loro figli. Figli come i miei (ne ho tre), ai quali dobbiamo assicurare un futuro, farli tornare a sorridere e sperare».
Il sindaco Antonio Scano, che astutamente ha alternato l’italiano al gallurese per spiegare a “Ugo” (come ha confidenzialmente chiamato più volte il candidato governatore) le esigenze di credito delle aziende del nord Sardegna e le invocazioni di aiuto che arrivano dalle famiglie di operai senza più un posto di lavoro, ha infine paragonato Cappellacci ad un “cuccarummeddu”, un fungo che (nel campo della politica isolana) è nato nel corso di una sola notte «e spiremmu chi sia di chissi boni bonu» (speriamo che sia di quelli buoni), ha detto nell’augurare il successo al Popolo della libertà e al suo candidato. Un risultato positivo che - stando alle parole di Beppe Pisanu, presidente della commissione parlamentare antimafia e autorevole parlamentare sardo, il quale ha tenuto a battesimo la prima uscita ufficiale dell’aspirante governatore - «non dovrebbe mancare, per liberare l’isola dai legacci in cui è stata imprigionata in questi ultimi cinque anni. Renato Soru, anni fa, parlando a Sorso, disse di voler chiudere la petrolchimica di Porto Torres perchè inquinava, di voler chiudere i cantieri edili perchè deturpavano l’ambiente, di voler chiudere gli ospedali perchè improduttivi. Il sindaco di quel paese mi disse: ma questo è un lucchetto! Un lucchetto che ci affretteremo a togliere. La realtà nella quale siamo immersi è difficile da superare, la strada sarà lunga e dolorosa. Rischiamo di entrare in una depressione senza fondo, ma dobbiamo affrontarla con l’ottimismo della volontà, partendo dall’isola. Dobbiamo liberare le energie produttive della Sardegna, rianimare i settori del sughero, del turismo, quello dell’edilizia, realtà che tradizionalmente creavano economia, e invece sono state sopraffatte da tasse e divieti».
«Sono qui - ha invece spiegato Ugo Cappellacci - per essere presente sul territorio, per dare un senso compiuto al mio impegno. Per ascoltare la gente, capire quali sono i loro problemi e tentare, insieme, di risolverli. Nel nostro programma, che presenteremo sabato a Cagliari, ci occuperemo dei settori produttivi, l’orgoglio della nostra isola offuscato da cinque anni di buio assoluto. Abbiamo 190mila disoccupati, sono diminuiti i consumi, anche quelli alimentari, l’indebitamento delle famiglie è alle stelle, ed è un quadro desolante, e non possimo più sorridere davanti a tante miserie. Nel nostro programma abbiamo due punti fissi: lotta all’emergenza, alla povertà, aiuti alle imprese, e questo a breve termine. Al secondo punto, in una azione a medio e lungo termine, ci occuperemo di infrastrutture, di opere pubbliche, di interventi in grado di rilanciare l’economia dell’isola. Sento il peso della responsabilità che mi è stata assegnata, ma ho la capacità di mettere insieme il gruppo di persone in grado di poter affrontare queste sfide. Bisogna essere umili, capaci di saper ascoltare l’operaio, l’artigiano, ma anche le istituzioni, le richieste degli enti locali, non affossarne le aspettative o le autonomie, com’è accaduto in questi ultimi cinque anni».
La squadra a cui fa riferimento Ugo Capellacci è gia (quasi) pronta.
Per la Gallura l’unica novità è l’esclusione (quasi sicura) del consigliere regionale di Arzachena Giovanni Pileri, che lascerebbe il posto ad uno dei protagonisti del mondo professionale.
Saranno in lizza, stando alle ultime indiscrezioni, Renato Lai, in quota Fortza Paris, il chirurgo Giuseppe Mela, il consigliere comunale del Pdl olbiese Giampiero Palitta, l’ex sindaco di Tempio Antonello Pintus e il sindaco di Telti e consigliere regionale di An uscente, Matteo Sanna. Tutti presenti, ieri pomeriggio a Calangianus dove (ufficialmente) si doveva parlare di riforestazione e della crisi che attanaglia il settore trainante dell’economia dell’alta Gallura, quello del sughero. L’incontro si è invece trasformato nella prima convention elettorale di Forza Italia.