Prima giunta operativa: all’ordine del giorno l'urbanistica, Abbanoa e il piano per l’edilizia scolastica
CAGLIARI. Oggi è il giorno della prima giunta operativa ( non solo più politica) della giunta di Francesco Pigliaru. Con i dodici assessori ormai abilitati alla firma, hanno giurato una settimana fa, l’esecutivo potrà finalmente decidere e potrebbe esserci subito un colpo da novanta: il blocco immediato del contestato Piano paesaggistico. Il Pps. Approvato a ottobre dalla giunta Cappellacci senza il concerto del ministero per i Beni culturali e «reso operativo» dalla stessa giunta di centrodestra qualche giorno prima delle elezioni nonostante mancassero ancora alcuni passaggi tecnici fondamentali: è ormai su un binario morto. Lo è da quando nel primo ordine del giorno dell’era Pigliaru è stato scritto che «la delibera del 14 febbraio 2013 – proprio quella del colpo di mano pre elettorale – sarà annullata con effetto immediato». La conferma che il passo sarà fatto oggi arriva dall’appena nominato assessore all’urbanistica, Cristiano Erriu: «Lo faremo in regime di autotutela», fa sapere dopo aver ricordato che «sul Piano Cappellacci pende anche un ricorso del ministero e dunque l’intera procedura lasciateci in eredità da chi ci ha preceduto non può restare quella che è adesso».
"È un esordio all'insegna dell'ideologia di una giunta che fin dalla prima riunione inizia a pagare le cambiali politiche firmate al momento della candidatura di Pigliaru, offrendo in segno di gratitudine ai capibastone di partito il nuovo piano paesaggistico, come se fosse un trofeo": è graffiante il commento dell'ex governatore Ugo Cappellacci all'annuncio dell'inserimento all'ordine del giorno della giunta dell'annullamento delle modifiche al Piano.
Le altre delibere. Il governatore porterà in viale Trento "l’istituzione della struttura tecnica che dovrà coordinare il piano straordinario per l’edilizia scolastica".
Paolo Maninchedda (lavori pubblici) proporrà le procedure per "individuare il nuovo amministratore unico di Abbanoa", Carlo Marconi si è dimesso, ed Elisabetta Falchi (agricoltura) 27 milioni per i Consorzi di bonifica. (ua)