Il sindaco nel mirino
«Questa giunta forse vive in un'altra città». È sarcastico il giudizio del gruppo consiliare del Partito democratico che, ieri, ha convocato una conferenza stampa per ribattere a quanto ha affermato il sindaco Emilio Floris nell'incontro con i giornalisti di lunedì. L'atmosfera festiva non serve certo a stemperare i toni: i quattro consiglieri presenti, il capogruppo Ninni Depau, Andrea Scano, Claudio Cugusi e Marco Espa, vanno giù pesanti. «Floris», afferma Depau, «è stato anche sfortunato: proprio mentre parlava di una città che non esiste, sono stati resi noti i dati del Sole 24 Ore sulla qualità della vita: ebbene, Cagliari ha perso otto posti ed è scesa al 74° posto; siamo al 101° posto su 103 per quanto riguarda la dispersione scolastica, il 50 per cento dei nostri giovani è senza lavoro».
Nella stanza del gruppo consiliare, i quattro esponenti del Pd hanno fatto le pulci all'amministrazione. «Floris ha parlato di meravigliosi progetti futuri, soffermandosi, per esempio, sul piano strategico. Ma questo documento che doveva essere pronto per giugno 2007, è fermo da un anno». Colpa, sostengono i democratici, delle elezioni regionali. «Perché tutti si sono preoccupati esclusivamente di eventuali candidature».
Critiche su tutto l'operato della Giunta. «Sul Comune gravano i 40 milioni della vertenza Isgas, altri 16 milioni e mezzo di debiti fuori bilancio». E si riparla anche di Betile. «Adesso Floris sembra intenzionato a riaprire la questione. Ma, per il momento, sono stati persi 220 milioni di euro di investimenti già stanziati dalla Regione: un'opera che avrebbe creato milleduecento posti di lavoro. E vorremmo anche sapere in che modo sono stati spesi i soldi della legge 37 sul piano straordinario per il lavoro». E non piace neanche l'intenzione del sindaco di prendere l'interim degli assessorati lasciati vacanti dalle candidature dei titolari. «Visto che non ha mai brillato per velocità, che cosa accadrà quanto accumulerà queste deleghe?».
L'ultima stoccata è per la maggioranza. «La prossima riunione di Consiglio è per l'otto gennaio: all'ordine del giorno c'è il question time . Come se la città non avesse problemi da affrontare: il presidente ha spiegato che non ci sono documenti da analizzare. Inoltre, i capigruppo vogliono interrompere i lavori per un mese e mezzo per non disturbare la campagna elettorale. E nel frattempo chi affronta i problemi della città? Se dovesse accadere, faremo ricorso al regolamento per convocare una seduta del Consiglio». ( mar.co. )
31/12/2008