L'INCHIESTA. L'unico centro residenziale pubblico si trova a Terramaini
Cambierà gestione. Un anno di proroga, poi dal 2015 la casa di riposo per anziani Vittorio Emenuele II di via Pisano a Terramaini avrà una nuova conduzione. A chiederlo è la Commissione politiche sociali, che ha già fatto avere all'assessore Luigi Minerba una “proposta di deliberazione” indirizzata al Consiglio. «La casa di accoglienza di Terramaini», spiega Fabrizio Rodin, presidente della Commissione, «è attrezzata per la residenza di 116 anziani e rappresenta una risorsa importantissima per rispondere ai bisogni di accoglienza, cura e socializzazione degli anziani privi di adeguate risorse e opportunità di vita personale e familiare».
IL RAPPORTO Nel mirino dell'amministrazione municipale (e non da oggi) il rapporto tra costi e ricavi nella gestione del centro, unico pubblico in città. Rapporto, chiarisce la Commissione (composta dal presidente Rodin e dai consiglieri Gianfranco Lancioni, Maurizio Chessa, Marisa Depau, Sebastiano Dessì, Matteo Lecis Cocco Ortu, Anselmo Piras, Maurizio Porcelli, Ferdinando Secchi e Sandro Vargiu) che «appare sproporzionato». Nel 2012 il Comune ha speso per la gestione della casa di accoglienza 3,4 milioni di euro «a fronte di entrate, provenienti da rette e contributi, pari a 982 mila euro». Piccolo miglioramento della situazione economica nel 2013: «Nel primo semestre dell'anno scorso i costi sostenuti per gestire la casa sono stati di un milione di euro e le entrate di 420 mila euro».
VALUTAZIONE Comune insoddisfatto dal servizio offerto. «Parte della struttura, nonostante i lavori manutenzione conclusi da tempo, resta inutilizzata» e appare opportuno, sottolineano i commissari all'assessore Minerba e al Consiglio, «effettuare una valutazione dei costi di gestione e dei criteri di affidamento, nell'ottica di una maggiore economicità e della qualità e quantità dei servizi». La Commissione è quindi arrivata alla conclusione di fornire alla Giunta municipale alcuni indirizzi-guida per rendere la casa di cura di Terramaini più efficiente «per l'amministrazione e gli utenti».
PROPOSTE Quattro le linee individuate e proposte al sindaco e alla Giunta: «La gestione deve garantire l'innalzamento della qualità dei servizi offerti» e consentire «il pieno utilizzo degli spazi con un aumento del numero di ospiti e l'abbattimento della spesa». Se ritenuto più vantaggioso sarebbe opportuno «esternalizzare completamente la gestione» a chi «proponga un'offerta economicamente più vantaggiosa mantenendo elevati standard di qualità» e garantisca «un'adeguata quota di posti disponibili riservata a ospiti in condizioni di svantaggio socio-economico». Il centro dovrebbe poi «aprirsi alle realtà esterne» con la possibilità di utilizzare i locali in un rapporto di collaborazione» per favorire «l'inserimento degli anziani residenti in attività risolte all'esterno».
I PUNTI CRITICI Il presidente Rodin ha da tempo individuato i punti deboli del servizio pubblico garantito dalla casa di Terramaini. «Abbiamo verificato che i posti per gli ospiti non autosufficienti sono tutti coperti», chiarisce l'esponente del Pd, «ma ci sono spazi per ospiti autosufficienti. La richiesta per anziani non autosufficienti è molto alta e non è coperta». Altro problema, gli spazi non utilizzati. «Il terzo piano - circa 600 metri quadrati - ha sei stanze totalmente vuote che potrebbero ospitare 12-14 anziani. C'è poi un'ala del piano terra sotto utilizzata. È quindi possibile aumentare il numero di ospiti. Secondo la nostra proposta di delibera di indirizzi, entro l'anno l'assessorato deve provvedere a raggiungere gli obiettivi di innalzamento del numero di ospiti, a innalzare la qualità dei servizi offerti e ad abbassare la spesa».
LA CONSULTA Le Politiche sociali del Comune hanno riattivato la Consulta degli anziani con un nuovo direttivo, sposando in pieno una delle linee programmatiche dell'amministrazione, che è quella della partecipazione. Rodin: «Non più consiglieri comunali che fanno tutto ma d'ora in avanti ci sarà il concorso delle associazioni». La consulta degli anziani è formata da 19 associazioni.
LE SOLUZIONI Un'analisi fatta dall'amministrazione sul funzionamento della casa di Terramaini è giunta a questa conclusione: per colmare il deficit di bilancio è indispensabile «l'utilizzo pieno dei 136 posti letto», applicare «una tariffa media giornaliera per ospite di circa 40 euro» e disporre del «contributo regionale giornaliero per ospite di circa 24 euro». Convenzione con le suore: «Un riesame potrebbe incidere sul contenimento dei costi e sull'incremento della capacità ricettiva».
Pietro Picciau