Un piano per la riqualificazione degli edifici pubblici da 103 milioni di euro. E' la stima della Cna (Confederazione nazionale dell'Artigianato) che chiede alla Giunta regionale interventi immediati.
CAGLIARI - I vertici della Cna regionale, il presidente Pierpaolo Piras e il segretario Francesco Porcu, chiedono alla nuova Giunta regionale l’inserimento tra i primi atti di governo di un piano per la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici della Sardegna, in primis di quelli scolastici ormai in gran parte fatiscenti.
Oltre a garantire sicurezza e condizioni confortevoli per gli studenti, secondo l'associazione artigiana è necessario intervenire urgentemente sul patrimonio scolastico anche per considerazioni di ordine economico. Per questo la Cna mette a disposizione dell’esecutivo una simulazione da cui emerge che, "con un investimento complessivo di 103 milioni di euro, la Regione potrebbe ridurre i consumi energetici degli edifici scolastici del 45,8% facendo scendere la “bolletta energetica” regionale a 5 milioni di euro annui con un risparmio di oltre 4 milioni l’anno".
Secondo il piano proposto dalla Cna, intervenendo solo sul 20% degli immobili più energivori della Sardegna è possibile abbattere i consumi dell’intero patrimonio scolastico regionale addirittura del -12,6%. In termini occupazionali questi investimenti attiverebbero più di 1.500 addetti, 514 nell’indotto (trasporti e noli, progettazione, produttori e distributori) e 1.000 direttamente nel settore delle costruzioni, proprio in quei settori che più stanno soffrendo per la difficile situazione economica regionale: imprese edili specializzate e artigiani.
Nella foto: il liceo Dettori a Cagliari