L'Igers Academy a Cagliari
« I nstagram sta crescendo e l'uso degli smartphone ancora di più. Ormai le fotocamere sono ottimi per realizzare foto di buona qualità anche in mobilità. A patto di conoscere alcuni strumenti di supporto e qualche trucco». Alessandra Polo, fondatrice di Instagramers Sardegna e di Instagramers Cagliari, vede crescere gli appassionati della notissima applicazione per la condivisione di foto da telefonino. Snocciola numeri interessanti per la comunità sarda, composta da circa 4200 utenti. Sono nate in seguito Igers Cagliari, con oltre 1150 entusiasti, e a Sassari, dove hanno aperto il 3 febbraio, sono già 552 appassionati. Infine Instagramers Barbagia Ogliastra ne conta 200 dal giorno di San Valentino. E siccome l'associazione Igersitalia ha creato una sua scuola di Instagram, l'Instagramers Italia Academy, un appuntamento non poteva mancare in Sardegna.
L'Igers Academy è in programma l'11 aprile a Cagliari, all'Auditorium Tiscali, dalle 18,30 alle 20. Sarà un evento gratuito per illustrare l'uso di Instagram in diversi ambiti, compresa la promozione della cultura e del territorio. Per l'occasione arriva Gianpiero Riva, socio fondatore e membro del consiglio direttivo dell'associazione nonché autore per Apogeo di “Fotografia Smartphone. Scatta, elabora, condividi”. In pratica uno degli utenti italiani più seguiti e l'unico a rappresentare il Belpaese con i propri scatti alla Instagramers Gallery, la prestigiosa galleria permanente di Miami, in Florida. Una scelta quasi doverosa per la qualità estetica dei suoi scatti: «Uno dei massimi esperti, le sue foto parlano da sole». Il giorno seguente tiene anche il workshop di Mobile Photography (evento a pagamento ma a un prezzo accessibile per gli organizzatori). Infine domenica 13 aprile si può partecipare all'Instawalk, la passeggiata fotografica. «Stiamo pensando di andare a Goni per scoprire e foto-raccontare la Stonehenge sarda: il complesso archeologico di Pranu Mutteddu, una delle più affascinanti e importanti aree funerarie della Sardegna preistorica».
Manuela Vacca