Ieri il collegio dei questori ha assegnato 98 vitalizi
Hanno lavorato fino all'ultimo minuto della legislatura, i questori dell'ufficio di presidenza uscente. Per occuparsi di alcuni adeguamenti urgenti dell'aula consiliare per l'odierna seduta inaugurale, e di un tema delicato: le pensioni degli ex.
Ieri i tre componenti del collegio (Nello Cappai dell'Udc, Eugenio Murgioni di Fratelli d'Italia, Giuseppe Cuccu del Pd) hanno firmato 98 decreti: uno per ciascuno degli onorevoli che devono ancora iniziare a ricevere i vitalizi. «Niente di discrezionale», spiegano, «tutto in base ai calcoli degli uffici». Per ogni consigliere il decreto stabilisce l'entità del vitalizio e la data da cui scatterà: entrambi gli aspetti dipendono dal numero di anni trascorsi nell'assemblea. Chi ha alle spalle una legislatura riceverà l'assegno a 65 anni, chi ha fatto le ultime due a 60. Chi ha iniziato prima, con regole diverse, può anticipare: per esempio l'ex presidente Claudia Lombardo, entrata in Consiglio giovanissima nel 1994, dovrebbe percepirlo a 50 anni.
Il fatto che i decreti siano stati firmati nelle ultime ore della legislatura fa storcere il naso, ma anche qui - dicono i questori - c'è una ragione: per calcolare la durata esatta in carica di chi era consigliere fino a ieri, bisognava aspettare la convocazione della prima seduta del nuovo Consiglio. Il compito di formulare i decreti è affidato ai questori uscenti dalla norma che ha tagliato i vitalizi per i nuovi consiglieri, per cui chi entra in carica oggi non maturerà la pensione. (g. m.)